Il nero è fondamentale in fotografia, ma ottenere una vera assenza di luce, un nero profondo e totale è sempre stato difficile.
Vagando in rete alla ricerca di informazioni sui migliori materiali con cui foderare di nero l’interno di una fotocamera (nel mio caso stenopeica), mi sono imbattuto in una recente invenzione: un materiale progettato per catturare la luce in modo straordinario. Si chiama Vantablack ed è prodotto da un’azienda inglese chiamata Surrey Nanosystems.
Il Vantablack è stato presentato nel 2014 ed è costituito da un sistema di nanocilindri di carbonio in cui i fotoni, una volta entrati, continuano a rimbalzare senza uscire, fino a trasformarsi in calore. Ciò permette al materiale di avere una riflettività così bassa da non essere misurabile dagli spettrometri attualmente disponibili.
Le sue applicazioni sono ancora in buona parte da scoprire, in ogni caso nel video sotto è incredibile osservare come nemmeno la luce di un laser sia riflessa quando puntata sull’ultima versione di questo materiale.
Beh, temo solo ci sia da confrontarsi con un piccolo ostacolo in termini di costi nel caso si decida di farne uso…
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Nero, anzi nerissimo
20/03/2016 di Pega
leggevo qualche settimana fa che l’artista Kapoor ha comprato i diritti d’uso con contratto internazionale (muovendo polemiche e critiche da tutto il mondo artistico) del Vantablackche sarà protagonista delle sue opere. In questo caso che cosa accadrà per usi diversi da quello artistico che è ormai blindato al solo artista inglese?
Questione interessante. Effettivamente, dopo aver letto questo tuo commento, sono andato a cercarmi la notizia e ne ho trovata conferma. Si tratta quindi di un caso di arte che si lega ad un brevetto (o comunque ad un prodotto industriale ben preciso).
Sì, proprio una faccenda interessante, anche solo dal punto di vista puramente artistico.
Cosa poi accadrà al di fuori del mondo artistico chissà… Di sicuro è un fronte tecnico rilevante per molti settori e non mi meraviglierebbe se qualche azienda si facesse avanti per acquistarne l’esclusiva per la propria produzione di un prodotto commerciale che ne faccia uso.
purtroppo, visti i tempi, non me ne meraviglierei neppure io!
http://www.arte.it/notizie/italia/anish-kapoor-e-la-guerra-del-nero-11529
Ho trovato anch’io molto scorretto Anish Kapoor che grazie ai suoi soldi ha ora il monopolio di questo colore inventato da altri per scopi diversi da suoi. Scorretto soprattutto verso tutta la comunità artista . Alla fine un colore dipende da come si usa grazie alla propria creatività. Quindi che senso ha il suo gesto?
Yves Klein ha inventato una tonalità di blu ‘ International Klein Blue ‘ da lui brevettato, ma che nessuno stranamente ha mai prodotto. In fondo un artista dovrebbe essere anche un po’ alchimista ed è la differenza che passa fra i due. L’uno ha messo in moto una ricerca personale e con il proprio intuito, l’altro solo con i suoi soldi, privando altri artisti di potere usufruire di questo nero particolare.