Adesso sembra tutto così facile ed ovvio: basta agganciare la fantastica fotocamerina al suo supporto e via di selfie o video in HD.
Con questi piccoli ma sofisticati oggetti non ci sono piu problemi e si possono fare riprese in cielo come sott’acqua senza doversi troppo preoccupare di questioni tecniche come l’esposizione, la messa a fuoco o la durata della batteria.
Eppure fino a pochi anni fa non era per niente così: per lunghi decenni analogici, la cattura di immagini in soggettiva è stata una specialità difficile e praticata solo da veri esperti, in genere riservata al mondo del cinema e sempre caratterizzata da soluzioni estemporanee ed abbastanza artigianali.
Ho trovato su Kottke una piccola raccolta: sono foto di installazioni “on-helmet” che oggi fanno ridere ma che mostrano come, anche nel ricco e sofisticato mondo di Hollywood, non si andasse tanto per il sottile e, più che altro, si abbondasse con il nastro adesivo.
In alto puoi vedere come venne montata una fotocamera sul casco del leggendario pilota di Formula 1 Jackie Stewart per il GP di Monaco del 1966, mentre qui a fianco trovi il mitico Steve McQuenn che indossò un bell’armamentario fatto da cinepresa e batteria, per le riprese del film Le Mans del 1971.
Ma il top resta qui sotto l’installazione per il videoselfie d’epoca, direttamente con l’operatore “on board”… Altri tempi eh!
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Prima della GoPro…
Posted in Architecture, Culture, History of photography, People, Technique, tagged analogico, cinema, epoca, F1, gopro, live, on board, on helmet, selfie, soggettiva, storia, sul casco, tecnica on 19/12/2016| 4 Comments »