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Kilt guitar player

Kilt guitar player – © Copyright 2009 Pega

Ogni tanto ci ricasco e non riesco a trattenermi dal parlare del 50mm “prime lens” come lo chiamano gli anglosassoni.
Con la sua focale fissa il “cinquantino” ti spinge a spostarti, girare intorno al tuo soggetto, provare ad avvicinarti o allontanarti per cercare la giusta inquadratura e a “zoomare con i piedi”.
Il cinquantino ti costringe a piegarti, ad inginocchiarti, ad assumere pose strane, a volte ridicole, a volte senti la schiena o qualche giunto che si lamenta…
Col cinquantino non puoi cedere alla pigrizia e questo aiuta moltissimo a trovare scatti nuovi e particolari.

Il cinquantino è veloce, meravigliosamente luminoso e ti permette di scattare in condizioni dove con altre ottiche servirebbe il flash.
La sua massima apertura è così ampia che la profondità di campo è talmente ridotta da rischiare di sbagliare completamente la foto, ma quando inizi a gestirla puoi sfruttare questa caratteristica a tuo vantaggio, per ottenere dei bellissimi sfuocati.

Il cinquantino è compatto e leggero, sta anche in tasca. Quella reflex che a volte è così vistosa ed ingombrante si trasforma in una fotocamera che quasi passa inosservata, che non intimidisce, le persone che fotografi sono più a loro agio.
E’ con il cinquantino che molti grandi della fotografia hanno sfornato i loro capolavori

E poi il cinquantino non è troppo costoso. Quasi tutte le marche ne propongono uno da f/1.8 ad un prezzo che è più basso di molte altre lenti e la sua nitidezza e qualità dell’immagine sono incomparabili.

Io lo adoro. Si è capito? 🙂
Se non l’hai mai fatto, prova il cinquantino.

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Yellow, green and rust reflex

Yellow, green and rust reflex - Copyright 2008 Pega

Oggi propongo un esercizio.

Nel prossimo weekend esci con la tua macchina fotografica e porta una sola lente. Intendo una focale fissa. Se hai solo zoom prendi un pezzetto di nastro e bloccalo su un valore; quello che vuoi :  grandangolo, 50mm,  100mm o  200 non è questo il punto.

Prova a fare tutti gli scatti della giornata con questa limitazione… usando i piedi al posto dello zoom, sforzandoti di comporre l’inquadratura con i vincoli che l’ottica ti impone… studia ed immagina lo scatto per renderlo interessante cambiando il punto di vista, muovendoti più vicino o lontano… alzandoti o abbassandoti. 

Prima di iniziare però decidi una quantità fissa di foto, ad esempio 10, 20, 50 o se vuoi anche un centinaio. Più alto sarà il quantitativo scelto più impegnativo sarà l’esercizio perchè una volta imposto il numero dovrai impegnarti a tornare a casa esattamente con quel numero di scatti sulla scheda di memoria (o sulla pellicola). Non di più e non di meno. E dovranno essere foto che dovrai sentire di poter stampare e far vedere, buone foto che ti soddisfano insomma… 
Se usi il digitale potrai in qualsiasi momento scegliere se cestinare una foto, ma a fine giornata il totale deve essere quello deciso all’inizio dell’esercizio.
Vuoi rendere l’esercizio ancora più stimolante ? Datti un tempo, ad esempio due o tre o quattro ore, e poi rispettalo.

Sarà forse un po’ impegnativo, ma anche divertente. E la tua parte creativa non ne rimarrà delusa.

Se vuoi, poi, fammi sapere com’è andata.

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