“Ma non vedi che è storta?”
“Certo. E’ bella storta”
“In effetti è vero”
Ci sono casi in cui niente è più affascinante di un’imperfezione. Di quel poco (o tanto) di “sbagliato” che rende certe cose interessanti.
Troppo spesso sento o leggo critiche che danno enorme importanza al rigore statico, quasi come se in natura tutto fosse perfettamente orizzontale o verticale. Forse quando guardiamo le cose siamo sempre “in bolla”?
Largo all’obliquo, spazio all’imperfezione! Il succo dell’evoluzione creativa sta tutto lì: nella leggera mutazione, nel lieve scostamento dal “perfetto”, una perfezione che poi è sempre soggettiva.
E’ storta la foto o è storta la cornice appesa? Sicuro che non sia storta la casa?
In sintesi, per dirla con le parole del famoso fotografo Gregory Simpson “nothing is more arbitrary than a level horizon”.
🙂