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Arco lamp - Copyright 2009 Pega

Arco lamp - Copyright 2009 Pega

Crisi fotografica? Non hai ispirazione? Stai invidiando quei favolosi fotografi del National Geographic che girano il mondo a fare foto? Beati loro che hanno un sacco di opportunità?
Beh. Ti propongo una cura. Ecco le regole : prenditi un’ora esatta di tempo, sessanta minuti in cui scattare un intero rotolino di foto. Hai una digitale ? Bene allora considera che dovrai fare 30 o 40 fotografie.
Il luogo sarà a tua scelta ma la caratteristica fondamentale è che deve essere di ridotta estensione. Diciamo che l’idea potrebbe essere quella di usare una stanza della tua casa. Se vuoi stare all’aperto va bene un piccolo giardino, l’orto o anche un angolo del tuo quartiere, ma molto circoscritto.
I soggetti saranno tutti gli elementi, oggetti, persone, o dettagli, presenti nel luogo scelto. Ogni soggetto dovrà essere ritratto in modo da permettere a chiunque di capire di cosa si tratta.

Pensa e studia ogni foto come se fosse destinata alla pubblicazione o all’esposizione al pubblico… sei un artista e quello è il tuo modo di realizzare capolavori. Non fotografare un soggetto per più di una volta.

Ecco qua. E’ un esercizio potentissimo, una specie di booster della creatività… provare per credere.

🙂

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Cruscotto astratto

Cruscotto astratto – © Copyright 2008 Pega

Hai mai sentito parlare di “camera toss”?
E’ una tecnica fotografica… cioè volevo dire, è pura follia.
Si tratta di effettuare scatti a lunga esposizione, solo che durante questa esposizione la fotocamera deve “volare libera in aria”. Si hai capito bene, va lanciata in aria, facendole possibilmente inquadrare qualcosa e magari facendole fare una traiettoria rotatoria che in qualche modo realizzi  un’immagine interessante.

A parte analizzarne gli aspetti psichiatrici, la tecnica è divertente. Inutile dire che l’unica possibilità di “non farsi veramente male” è quella di utilizzare una fotocamera di basso valore ed a cui non siamo affezionati perchè le probabilità che dopo il “decollo” l’atterraggio non sia proprio perfetto non sono da trascurare.

Dunque. Si prende la macchina e la si imposta in modo che il tempo di esposizione sia di almeno mezzo secondo/un secondo. Questa cosa può essere di qualche difficoltà se la vostra povera macchinetta-volante è di basso livello ed ovviamente tutta automatica. In genere è comunque presente qualche regolazione per fare foto negli interni, in caso scegliete quella. Poi va stabilito il soggetto che è meglio abbia una buona caratterizzazione luminosa su sfondo il più scuro possibile. Evidentemente condizioni di scarsa illuminazione aiutano anche ad ottenere tempi di posa un po’ più lunghi su macchine automatiche.

Non resta che impostare l’autoscatto e prendere il tempo… la macchinetta va lanciata cercando di sincronizzarsi in modo che l’esposizione avvenga durante il volo. Inutile dire che l’abilità sta nel dare la giusta “impostazione” al volo, in modo che l’obiettivo non perda di vista il soggetto. L’arte poi sta tutta nel dare la giusta “rotazione”, il giusto movimento insomma per fare un vero scatto d’autore….

Eccovi la mia perosnale versione di questa follia. Lo scatto del cruscotto della mia auto. La macchinetta una Canon Powershot impostata in manuale a mezzo secondo di esposizione…

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