Diretto nel 1954 da Alfred Hitchcock, “La finestra sul cortile” non è solo una pietra miliare, ma anche un altro intrigante esempio da inserire nella serie cinema e fotografia.
Jeff, il protagonista interpretato da James Stewart, è un fotoreporter temporaneamente costretto a rimanere nella sua stanza a causa di una gamba ingessata. Annoiato, inizia ad usare il teleobiettivo della sua macchina fotografica per curiosare nella vita dei vicini di casa e si imbatte in quello che risulterà essere un omicidio.
La storia è coinvolgente, ricca di dettagli, colpi di scena ed anche un pizzico di ironia. La splendida sceneggiatura ed il genio di Hitchcock ne fanno un capolavoro.
Ma per chi ama la fotografia c’è quel qualcosa in più: la presenza della fotocamera come strumento cardine, presente in molte scene compresa una fantastica sequenza in cui Jeff si difende dall’assassino usando dei colpi di flash. Una dimostrazione pratica di quanto questo accessorio sia fondamentale 😀
Insomma è un vecchio ma imperdibile film. Rivederlo mi ha però suscitato una inquietante considerazione: il personaggio di Jeff ci insegna che, quando per qualche ragione si è costretti a rallentare ed osservare con calma ciò che prima si incontrava solo distrattamente, c’è un’alta probabilità che in mezzo a quello che appariva ordinario, capiti di scovare qualcosa di orribile.
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Cinema e fotografia: “La finestra sul cortile”
Posted in Black and White, Culture, Flash shots, History of photography, tagged cinema, cortile, finestra, fotografia, Hitchcock, teleobiettivo on 01/06/2014| 6 Comments »