Se non l’hai ancora fatto ti consiglio di fare un salto in edicola e vedere se è rimasta una copia di un bel libretto che questo mese viene venduto in allegato al National Geographic.
E’ il primo di una serie che la rivista dedica ai suoi grandi fotografi e a mio parere vale veramente la pena prenderlo per ammirare alcuni meravigliosi scatti di questo famoso fotografo di reportage.
Come mi è capitato di dire in precedenza, trovo che guardare e studiare con attenzione le immagini sia una grande scuola ed aiuti moltissimo a capire che cosa ci sta dietro a quelli che in molti considerano dei veri e propri capolavori della fotografia contemporanea.
Molto interessanti anche l’introduzione ed i testi che accompagnano gli scatti, in qualche caso con breve descrizione di come il fotografo si è impegnato per raggiungere il suo scopo, sempre con un grandissimo rispetto ed empatia con i suoi soggetti.
Dalla lettura ed osservazione di questo piccolo libro ho notato che Mc Curry lavora molto spesso con profondità di campo ridotte, cosa che a me piace molto, quasi a sottolineare una ricerca artistica che evidentemente è ben presente e che valorizza un autore così spiccatamente orientato al reportage.
Evidentemente con una qualità così elevata anche la vecchia massima che dettava legge negli anni 70/80 al National Geographic e che diceva “Learn f/8 and BE THERE” , poteva avere le sue buone eccezioni. Almeno nella sua prima parte !
🙂