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“Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue.
Mi fermai, mi appoggiai stanco morto ad un recinto.
Sul fiordo neroazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco.
I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura… e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura.”
Edward Munch
Skrik (L’urlo), 1893
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Sì, stavolta la storia l’ho presa in prestito. Quelle che hai letto sopra sono le parole scritte proprio dall’autore del celebre dipinto a cui ho dedicato questa mia scema fotografia pareidolica.
In genere capita che sia la storia a nascere da un’immagine, ad esserne ispirata. In altri casi è la fotografia che viene suggerita dal racconto; altre volte è una sorta di crocevia, in cui si possono intrecciare varie arti e forme espressive,magari con l’aggiunta di una piccola dose di sana stupidità.
🙂
Altre “storie da una foto”:
– La porta
– Alieni
– Viva Viva, La Befana!
– Il viaggio di Fotone
– La discendenza di Fotone