Con l’avvento del servosterzo, di cui ormai sono dotate anche le utilitarie più economiche, abbiamo perso un piccolo esempio quotidiano di quella che è una delle leggi fondamentali del processo creativo.
🙂
No, non ti preoccupare non sono impazzito.
Quello a cui mi riferisco è un meccanismo tipico di molti processi naturali : la nascita di cose nuove è sempre legata al movimento.
La mia analogia è probabilmente efficace solo per chi appartiene alle generazioni “pre servosterzo”, che ricordano la notevole difficoltà nel cercare di far sterzare le ruote di un’automobile da fermi. Bastava però un piccolo movimento, un po’ di inerzia, per far si che quel “cambiamento” divenisse facile, quasi senza sforzo.
Per il processo creativo è la stessa cosa. A volte ci si trova bloccati, non vengono nuove idee, sembra non esserci alcuno spunto a disposizione. E’ la sindrome della pagina bianca degli scrittori, o l’impasse fotografica che ogni tanto sembra affiorare in ognuno di noi.
Ma basta un po’ di movimento, un minimo di attività anche solo vagamente correlata alla fotografia per sbloccare tutto. L’importante è non sedersi ed aspettare ma fare in modo di avere un po’ di inerzia.
Lavorare sulle vecchie foto, andare ad una mostra, leggere un libro, fare un workshop o una photowalk.
L’importante è vincere la stasi. E’ così che le idee tornano quasi per incanto a fluire, proprio come lo sterzo che d’un tratto cominciava a girare senza sforzo quando il veicolo dell’era “senza servosterzo” iniziava a muoversi.
Ma ormai l’idroguida ci ha tolto anche questo.
Certo che altri aspetti meno legati alla creatività ne hanno tratto giovamento. Non tutti i mali vengono per nuocere.
🙂 🙂 🙂
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Buona questa ! Mi è piaciuta l’analogia col servosterzo e il fatto che questo post mi colga proprio nello stato d’animo di assenza di spunto creativo. Grazie !
Io mi sono fatto i muscoli a cercare di parcheggiare la Uno 😀
Un ottimo spunto e una gran bella analogia. Da tempo sento parlare della questione “cos’è e da dove viene la creatività”. Il tuo post è interessante!
il bello di questoblog è che l’enfasi non è tanto aul pennello o sulla tela, quanto piuttosto sui soggetti, sulle emozioni, sugli stati d’animo del pittore o su ciò che gli frulla per la testa
Ciao Vigo e grazie di questo tuo commento.
Si è proprio questo lo spirito del blog e mi fa molto piacere poterlo condividere.
Sei il benvenuto e con te qualsiasi contributo vorrai dare.