A 43 anni dalla foto che gli fece riconoscere il premio Pulitzer, il fotografo Nick Ut è tornato nel luogo in cui realizzò la drammatica immagine della piccola Kim Phùc, la bambina che fugge nuda con il corpo coperto di ustioni provocate da un bombardamento al napalm. E’ una foto di cui ho già parlato altre volte, raccontando anche la storia della protagonista. Un’immagine assoluta che con la sua crudezza scosse nel profondo gli animi del popolo americano non abituato ad immagini così violente, e sicuramente contribuì a rinforzare le convinzioni sull’assurdità della guerra in Vietnam e determinarne la fine. Ut è ancora un fotografo in attività e collabora sempre con Associated Press, la stessa agenzia per cui lavorava a quel tempo. Tornando a Trang Bang è anche riuscito a contattare una persona presente nella famosa fotografia: si tratta di Ho Van Bon, il cugino di Kim Phùc, che nell’immagine è il piccolo per mano alla bambina. Nick Ut oggi dice di preferire la semplicità di un Iphone alle complicazioni della pellicola, nel video lo si vede mentre carica “al volo” le sue immagini su Instagram. Parlando proprio degli istanti di quel drammatico scatto, fa notare che il suo collega fotogiornalista militare David Burnett, presente nella destra della foto, non riuscì a fare niente perché impegnato a caricare un nuovo rullino nella sua fotocamera. “A quei tempi dovevi tornare fino a Saigon e sviluppare la pellicola” dice Ut. Di certo non ha alcuna nostalgia per i vecchi tempi, e c’è da capirlo…

© Copyright 1972 Nick Ut / The Associated Press
.
[Fonte: American Photo Magazine]