Il mare, nella sua eterna mutevolezza, ma anche con la sua presenza nelle vite delle persone oppure nella sua essenza di elemento naturale, ecco ciò che ti propongo come tema per questo fine settimana.
L’idea del weekend assignment nasce per provare a focalizzare la nostra attenzione su un tema predefinito a cui dedicare qualche scatto e fotografare con in mente una missione ben precisa.
Del resto quale stagione migliore per questo meraviglioso soggetto?
Libertà totale su come interpretare il tema. La mia foto sopra, ad esempio, è un tentativo di possibile declinazione dell’assignment, in quanto il mare nemmeno si vede bene, ma la sua presenza è comunque un elemento cardine.
Come sempre ti invito ad inserire in un commento il link al tuo scatto.
Buon fine settimana!
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La zia Polaroid pieghevole
Posted in Culture, History of photography, Technique, tagged 250, Addiction, Automatic, cuore aperto, fai da te, fotografia, intervento, istantanea, Land, manutenzione, modifica, pega, Polaroid, rimontare, smontare, tecnica, us Army on 26/06/2013| 13 Comments »
Dopo l’incauto acquisto della Colorpack, ho fatto la scemenza di continuare a curiosare su Ebay in cerca di altre Polaroid. Del resto non è difficile trovare fotocamere “a strappo” di classe superiore, qualitativamente migliori, più belle e pratiche da portare in giro poiché pieghevoli: i modelli che furono definiti “folding”, appunto. E così è andata a finire che non ho saputo resistere al fascino di una di queste e mi sono aggiudicato una splendida Polaroid Land Automatic 250.
È arrivata dagli Stati Uniti, dove si scovano con una certa facilità ed in buone condizioni. La 250 è un modello che ai suoi tempi era considerato top di gamma: lenti in vetro, chassis in metallo e telemetro Zeiss, insomma un gioiellino.
Trattandosi di un oggetto del 1968, non mancano i grattacapi e la mia non ne era esente. La batteria originale da 4,5v è introvabile ed ho dovuto fare una piccola modifica per alloggiarci tre pile mini stilo, un lavoretto senza intoppi. Di ben altro impegno invece é stato “il doppio intervento a cuore aperto” per risaldare una pista interrotta nel circuito dell’otturatore (che non funzionava) e procedere poi a ricalibrare l’esposizione automatica usando dettagliate istruzioni trovate su un manuale tecnico US Army dedicato a questa macchina fotografica.
Adesso la Zietta è in piena forma, si apre e si chiude allegramente, la qualità delle immagini è splendida ed è un piacere usarla in giro per fare qualche scatto a strappo che assecondi la mia Polaroid Addiction.
Credo che non potrò fare a meno di metterla in borsa e portarmela dietro in occasione della prossima Film Gang.
🙂