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Posts Tagged ‘soggetto’

:-( + :-) :-)

🙂 + 🙂 🙂 - © Copyright 2009 Pega

Hai mai pensato a quanto è importante la distanza che ti separa dal soggetto che stai fotografando? Quanto questa dimensione contruibuisca a ciò che la foto comunica?

Parlo della vicinanza fisica del fotografo a ciò che viene fotografato e non del risultato che si ottiene usando focali diverse.
La distanza effettiva è un elemento che in qualche modo influisce sul risultato della fotografia e rende assolutamente pertinente la famosa espressione “l’obiettivo osserva in entrambe le direzioni” .

Fotografare una persona da lontano non è la stessa cosa che farlo a distanza ravvicinata, non c’è teleobiettivo che possa sostituirsi alla componente fisica dell’evento.

Con questo non voglio dire che sia sempre e comunque meglio essere vicini al proprio soggetto, voglio solo sottolineare solo la differenza che c’è tra le due situazioni.

Da lontano si ha distacco, maggiore freddezza, minore coinvolgimento… con il teleobiettivo si è al di fuori della scena, è un’osservazione asettica, non ci si intromette, non si introduce alcun elemento di disturbo… il soggetto (naturalmente se è umano o animale) può essere inconsapevole e non tende ad attrarre o coinvolgere il fotografo nelle sue emozioni.
Tutto questo diviene presente nella fotografia, la caratterizza in un modo più o meno manifesto.

Da vicino si è invece “insieme” al nostro soggetto, partecipi della scena, coinvolti… con tutto quello che ne può conseguire. La foto a distanza ravvicinata obbliga il fotografo a manifestarsi, a rendere esplicite le sue impressioni, a farsi a sua volta osservare.
Anche quando il soggetto è una cosa inanimata, la foto a distanza ravvicinata ha un sapore diverso. Mentre si fotografa si percepiscono i dettagli, a volte suoni ed odori, si coinvolgono insomma anche gli altri sensi… e questo può rendere diverso l’atto del fotografare e quindi anche la foto stessa.

A volte fotografare da vicino è una piccola sfida, specie con se stessi e solo raramente ci si pente di averci provato.

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Looping

Looping - © Copyright 2001 Pega

Tra le mie opinioni forse un po’ semplicistiche sulla fotografia ho quella di una suddivisione che vede le immagini  sostanzialmente classificabili un due grandi famiglie: quelle che ritraggono un soggetto e quelle che catturano un evento.
Naturalmente esistono anche le foto in cui i due elementi esistono insieme ma queste possiamo considerarle appartenenti ad entrambi i gruppi.

Insomma, quello che secondo me non può mancare in una foto che si possa dire riuscita è la presenza netta di almeno un chiaro  soggetto o evento.

Ed è qui che il ragionamento può diventare più interessante, perché come noto, c’è soggetto e soggetto… c’è momento e momento.

Sicuramente la ricerca di uno splendido soggetto o di un grande momento può essere la chiave per un grande scatto. Si può anche arrivare a soprassedere su aspetti qualitativi o tecnici dell’immagine quando uno di questi elementi è davvero straordinario. D’altra parte si sa: è difficile fare una gran foto ad un soggetto o ad un evento banale.

Personalmente, proprio forse per questa difficoltà, trovo interessante questa sfida: la ricerca di una soddisfazione fotografica partendo dall’ordinarietà del soggetto, o almeno dalla sua apparente banalità.
Quando e se poi lo scatto risulterà interessante sarà probabilmente perché la foto è riuscita a tirar fuori da quella situazione qualcosa di ben più profondo di quanto l’abitudine non suggerisse…

Beh, se poi il tentativo non riesce si può sempre tenere a mente una massima della “vecchia scuola”: se non riesci a fare una foto eccezionale di un soggetto normale, prova almeno a fare una foto normale ad un soggetto eccezionale.

🙂

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Black Ice

Black Ice - © Copyright 2009 Pega

Oggi il post è una domanda :  a cosa farai foto in questo weekend ?

Vieni via da quel computer, prendi la macchina fotografica ed esci a fare foto.
E’ facile. Decidi un soggetto. Può essere un qualcosa di reale o anche un’idea astratta, l’importante è che provi a rispettare questa sorta di “assignement”.

Se vuoi, puoi metterti un po’ in gioco.
Scrivi qui sotto, in un commento, il soggetto che hai scelto.

Ed io cosa fotograferò ? Ci provo : l’inverno.
(mmmm… chissà se ci riesco… dato che non è ancora arrivato…)

🙂

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Arco lamp - Copyright 2009 Pega

Arco lamp - Copyright 2009 Pega

Crisi fotografica? Non hai ispirazione? Stai invidiando quei favolosi fotografi del National Geographic che girano il mondo a fare foto? Beati loro che hanno un sacco di opportunità?
Beh. Ti propongo una cura. Ecco le regole : prenditi un’ora esatta di tempo, sessanta minuti in cui scattare un intero rotolino di foto. Hai una digitale ? Bene allora considera che dovrai fare 30 o 40 fotografie.
Il luogo sarà a tua scelta ma la caratteristica fondamentale è che deve essere di ridotta estensione. Diciamo che l’idea potrebbe essere quella di usare una stanza della tua casa. Se vuoi stare all’aperto va bene un piccolo giardino, l’orto o anche un angolo del tuo quartiere, ma molto circoscritto.
I soggetti saranno tutti gli elementi, oggetti, persone, o dettagli, presenti nel luogo scelto. Ogni soggetto dovrà essere ritratto in modo da permettere a chiunque di capire di cosa si tratta.

Pensa e studia ogni foto come se fosse destinata alla pubblicazione o all’esposizione al pubblico… sei un artista e quello è il tuo modo di realizzare capolavori. Non fotografare un soggetto per più di una volta.

Ecco qua. E’ un esercizio potentissimo, una specie di booster della creatività… provare per credere.

🙂

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