Il fai da te fotografico mi affascina sempre e devo dire che il sito del magazine COOPH è una miniera di idee in questo senso.
Nel video sotto ci sono nove spunti che possiamo prendere come base per qualche nostro piccolo progetto creativo. Nove esempi di come, con poco, si possano realizzare ottimi risultati, senza il bisogno di avere per forza attrezzature complesse o costose.
Non c’è altro da aggiungere se non un: Buon divertimento!
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Posts Tagged ‘DIY’
Nove idee per la tua creatività
Posted in Culture, Technique, video, tagged cooph, creatività, DIY, estro, fai da te, fotografia on 31/10/2016| 3 Comments »
Me la stampo in 3D
Posted in Culture, Technique, video, tagged 3d, bricolage, DIY, fai da te, fotocamera, fotografia, progetto, stampa on 22/09/2016| 7 Comments »
Ecco un bel progettino per le fredde serate che l’inverno porterà (forse). Sui tratta della SLO, una fotocamera fai da te da assemblarsi con pezzi stampati in 3D.
L’intero progetto è disponibile on line ed il suo ideatore, il designer Amos Dudley, ha ben documentato sul suo blog l’intero processo di realizzazione.
Una dalle cose più interessanti è che anche la lente è stampata. Dudley ha usato una tecnica ancora in via di perfezionamento che richiede una certa dose di manualità per rifinirla e renderla davvero efficace, ma questo rende la SLO un prodotto integralmente realizzabile solo con dei pezzi stampati in 3D, senza aggiunte industriali o altri componenti.
L’intero progetto è molto ben studiato, compresa la totale modularità del gruppo otturatore/lente che Dudley ha deciso di rendere indipendente, in modo da poter sempre sostituire queste parti con versioni migliorate senza dover ristampare tutta la fotocamera.
Insomma proprio una bella idea, anzi una sfida, che chiunque può raccogliere dato che i file sono liberamente scaricabili qui e sfruttabili anche da chi non possiede una stampante 3d: basta infatti consegnarli ad un service.
Quasi quasi ci provo…
In caso di pioggia…
Posted in Culture, Technique, video, tagged arrangiarsi, DIY, fai da te, fotografia, macgyver, pioggia, plastica, rubrica, sacchetto on 25/08/2016| 14 Comments »
Chi si ricorda MacGyver? L’ingegnoso protagonista di quella vecchia serie televisiva che si arrangiava con tutto ciò che trovava a portata di mano?
Ecco, oggi inauguro la rubrica MacGyver Photography: come arrangiarsi quando la pioggia cerca di impedirci il nostro scatto più bello.
Se ci pensi forse ricordi qualche occasione in cui ti è capitato di “rinunciare” nel timore di bagnare e rovinare la tua attrezzatura; la soluzione al problema può essere davvero semplice ed a costo zero, altro che costose custodie o aggeggi: basta un banale sacchetto per la spazzatura.
Il fotografo Benjamin Jaworskyj ci mostra come fare: si infila la busta di plastica sulla fotocamera, bloccandola con il paraluce ed aprendola poi sulla lente. Dall’altro lato si potrà accedere ai comandi ed al mirino, per fotografare in tutta tranquillità anche sotto ad un acquazzone.
Niente di più facile.
Dunque, per questo ed anche altri molteplici usi, annotiamoci per le prossime uscite fotografiche di portare sempre qualche sacchetto della spazza.
🙂
Worldwide Pinhole Photography Day 2016
Posted in Culture, History of photography, Technique, tagged analogica, analogico, artigianale, DIY, evento, fai da te, film, fotocamera, fotografia, pellicola, pinhole, stenopeico, worldwide on 20/04/2016| Leave a Comment »
Si avvicina la data della Giornata Mondiale della Fotografia a Foro Stenopeico che quest’anno sarà Domenica 24 Aprile. Si tratta di un evento internazionale creato per promuovere e celebrare l’arte della fotografia pinhole, la tecnica che non prevede uso di lenti ed obiettivi e tende ad usare come macchine fotografiche scatole e barattoli.
Lo spirito è di invitare tutti gli appassionati di Fotografia ad uscire un momento dall’universo sempre più tecnologico nel quale viviamo e partecipare creando immagini con la macchina più semplice che esiste: quella a foro stenopeico.
Costruirsi una fotocamera pinhole non è difficile e con essa si entra in una dimensione molto diversa dal solito, un’esperienza che parte proprio dalla creazione della macchina stessa: una scatola con un piccolo foro e del materiale fotosensibile all’interno; nient’altro.
Puoi trovare tutte le informazioni sul sito Worldwide Pinhole Photography Day dove è possibile cercare anche tra eventi che si terranno in Italia. Al momento sono disponibili workshop gratuiti a Milano, Roma, Perugia, Cuneo, Sarzana e Cagliari ma invito eventuali altri organizzatori a farsi avanti così posso citarli qui.
Io sicuramente il prossimo 24 aprile farò qualche scatto con la mia Pinolaroid, una pinhole istantanea che ho costruito unendo un dorso Polaroid ad una scatola in legno con un foro stenopeico fatto con l’alluminio di una lattina. È un piccolo oggetto magico, capace di fare foto strane e particolari. Ne parlai tempo fa in questo post e tutt’ora mi ci sto divertendo.
Partecipi anche tu al WPPD?
La mano come filtro ND graduato
Posted in Culture, tagged DIY, fai da te, filtro, fotografia, landscape, longexp, ND on 07/02/2016| 5 Comments »
L’idea è semplice e frutto dell’esperienza creativa di Paul Rutherford, un fotografo freelance di Boston.
Quando si fanno foto a lunga esposizione in condizioni di netto contrasto tra due zone dell’immagine, l’uso di un filtro ND (neutral density) graduale è spesso fondamentale e consente di ridurre l’esposizione della parte luminosa che altrimenti verrebbe bruciata. Caso tipico: il cielo in un’inquadratura di panorama.
Non sempre però abbiamo a disposizione un filtro di questo tipo ed ecco l’idea di Paul: usare la mano.
Vuoi ridurre l’esposizione del cielo per il tuo scatto di circa trenta secondi altrimenti questo verrebbe completamente bianco? Copri con la mano il cielo per circa metà del tempo di esposizione, magari aiutandoti guardando la scena sul “live view”. Con qualche tentativo ed un minimo di pratica si ottengono risultati notevoli; una tecnica creativa tutta da esplorare.
Nel video un esempio. Facile no?
[Fonte: Petapixel]
La Dirkon (reloaded)
Posted in Culture, tagged cartoncino, DIY, fai da te, pinhole, stenopeica on 20/10/2015| 13 Comments »
Vuoi andare controcorrente? Rifiutare costose ottiche e raffinata elettronica? Vuoi infischiartene dei megapixel?
Ecco qua: niente sensore, niente elettronica, niente parti meccaniche, niente ottica… costo praticamente zero, basta solo un po’ di carta ed una discreta dose di pazienza: la Dirkon è davvero una fotocamera fuori dal coro.
Nata alla fine degli anni ’70 sulle pagine di una rivista dell’allora Cecoslovacchia, è una macchina stenopeica fai-da-te realizzabile interamente in cartoncino.
Puoi stampare il progetto (qui sotto), ritagliare ed incollare le parti ed avrai una fotocamera pinhole utilizzabile con normale pellicola 35mm.
Forse sarebbe anche bello organizzare un evento in cui trovarci tra appassionati e provare a realizzarne una a testa per vedere come ce la caviamo… Chissà…

Puoi trovare altre informazioni ed istruzioni per la realizzazione sul sito www.pinhole.cz
La Dirkon non è l’unica fotocamera stenopeica in cartoncino. Una sua “concorrente” è la Rubicon, leggermente più complessa e sofisticata, probabilmente più efficace, che puoi assemblare partendo da un PDF con piani ed istruzioni, scaricabile gratuitamente qui.
Buon divertimento!
Analemma (reloaded)
Posted in Culture, Technique, tagged analemma, astro fotografia, DIY, esclusivo, fai da te, fotografia, progetto, sole on 28/06/2015| 4 Comments »
Quando il sole comincia a farsi vedere e sentire come solo in estate sa fare, ecco che rispunta l’idea di un progetto fotografico davvero difficile: l’analemma.
L’Analemma è la figura a forma di otto allungato che il sole disegna nel cielo se fotografato alla stessa ora del giorno durante il corso di un intero anno.
Per riuscire in un’opera del genere è necessario piazzare la fotocamera in modo fisso e molto preciso, scattando poi sempre alla stessa ora esatta.
Realizzare un Analemma è considerato uno dei progetti di astrofotografia più complessi in assoluto, a partire dallo studio necessario per decidere l’inquadratura studiando la composizione che si vuole ottenere ed il percorso del sole nel corso dei dodici mesi.
Farne un lavoro a valenza artistica esclude poi a priori ogni ausilio di automatismi o temporizzatori e pensare al bilanciamento dell’immagine con la gestione della luce durante un arco di tempo così lungo non è assolutamente banale. Realizzarlo materialmente mantenendo un impegno così preciso nel tempo è un qualcosa che si commenta da sè, anche tenendo conto delle questioni logistiche che possono nascere.
Ma se componendo a posteriori le immagini, oggi ancora meglio con le tecniche digitali, le cose possono essere difficili ma affrontabili, la vera sfida che mi ha lasciato di stucco è quella di un certo Dennis di Cicco, un fotografo del New England che tra il 1978 ed il 1979 per primo riuscì a scattare un analemma di 44 esposizioni su un’unico fotogramma di pellicola!
E’ un risultato che ha dell’incredibile per difficoltà e perizia necessaria, tanto che solo in pochi al mondo sono riusciti a seguirlo in un’impresa del genere.
Compreso Di Cicco sono ad oggi solo sette i fotografi riusciti a realizzare un analemma su un solo fotogramma, cioè meno persone di quante non siano quelle state sulla Luna (dodici).
Vuoi passare alla storia? Provaci con un Analemma digitale multiesposizione.
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Una shopping bag per ritratti
Posted in Culture, Flash shots, People, Photography portraits, Technique, tagged DIY, fai fa te, flash, light box, video on 22/06/2015| 1 Comment »
Per ottenere qualità professionale, non sempre è necessario spendere una fortuna in attrezzatura.
Sul sito Iso 1200 ho trovato l’esempio del fotografo Michael Zelbel: un sacchetto da shopping bianco con dentro un flash, ed ecco pronto un semplice sistema per illuminare, con una luce delicata e diffusa, i nostri ritratti.
Il flash viene posto nello shopper in modo da dirigere il lampo verso l’alto, giusto nell’apertura del sacchetto, che viene posto molto vicino al soggetto, ottenendo un effetto light box davvero degno di questo nome.
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Macro a basso costo
Posted in Culture, Nature, Technique, video, tagged adattatore, anello, DIY, economico, Invertire, macro, rovesciare on 03/05/2015| 7 Comments »
Ti piacerebbe fare un po’ di macrofotografia ma il tuo budget non consiglia l’acquisto di una lente specifica?
Esistono varie alternative a basso costo agli obiettivi macro, tra queste ci sono i tubi prolunga, i soffietti, le lenti addizionali ed anche una soluzione a bassissimo costo che consiste nell’usare un normale obiettivo ma montato al contrario.
Sì hai letto bene: al contrario.
Qualsiasi ottica può essere usata, e con pochi euro è possibile acquistare un anello adattatore che consente di montare al contrario una delle ottiche già in nostro possesso. È possibile fare macro notevoli anche con un obiettivo base come il 18-55 venduto di serie con molte reflex entry level.
Non ci credi? Dai un’occhiata a questo tutorial.
E buon divertimento!
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Printsnap
Posted in Culture, Technique, video, tagged crowdfunding, DIY, fotografia, istantanea, kickstarter, stampa, termica on 26/12/2014| Leave a Comment »

No, non l’ho costruita e nemmeno ricevuta in regalo per Natale, ma confesso che mi affascina. È forse uno dei congegni da fotografo-nerd più assurdi che mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi: una fotocamera rudimentale a stampa termica.
L’idea di usare una stampante da scontrini per fare fotografia istantanea è allo stesso tempo folle e geniale; se dal punto di vista della qualità è facile capire quali possano essere i limiti, l’estrema economicità e velocità aprono frontiere nuove.
Una foto stampata in tre secondi da questa macchinetta costa meno di un decimo di centesimo e puoi scarabocchiarla, colorarla o buttarla, ma rimane unica e non ripetibile. Se ne possono fare a bizzeffe, senza limiti, tanto che il pulsante di scatto è dotato di una geniale funzione “timelapse” per creare flip-book animati da sfogliare come bambini d’altri tempi.
Per il momento Printsnap è un prototipo costruto intorno ad un sensore recuperato da un cellulare ed alla stampante di un registratore di cassa, il corpo macchina è una semplice ma elegante scatoletta in legno lucidato con olio di lino.
L’ho scovata, insieme al video sotto, su un apposito mini sito che probabilmente anticipa una imminente campagna di crowdfunding su Kickstarter.
La voglio 🙂
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