Qual è la storia di questo scatto? Albert Einstein. Lo scienziato padre della fisica moderna e premio Nobel, nacque ad Ulma, Germania, il 14 marzo 1879 e tutti conosciamo questa immagine iconica e dissacrante del “professore” che fa la linguaccia. Ma da chi e come fu realizzata?
Il 14 marzo del 1951, proprio il giorno del compleanno di Einstein, all’Università di Princeton, più precisamente all’Istituto di Matematica di cui Einstein era direttore, era stata organizzata una festa per il suo settantaduesimo compleanno.
L’evento si svolse tra ringraziamenti e brindisi finchè, un po’ stanco, Einstein decise di rientrare a casa accompagnato in macchina dal Dr.Frank Aydelotte, preside dell’Institute for Advanced Study, e sua moglie.
Ma ad attendere l’auto al cancello c’era un gruppo di fotografi tra cui Arthur Sasse, reporter della United Press International. Da bravo paparazzo Sasse esclamò: “Ehi professore, sorrida per la foto del suo compleanno!”. Einstein, che aveva passato l’intera giornata a sorridere ai fotografi, forse non ne poteva più e rispose con una bella linguaccia. Il fotografo, velocissimo, lo beccò.
L’editor dell’International News Photos Network valutò a lungo l’opportunità di pubblicare o meno questa foto. Einstein, al contrario, la apprezzò molto ed in seguito chiese di poterne avere alcune stampe ritagliate in modo da escludere le altre due persone dall’immagine. Pare che Einstein usò poi queste stampe con la linguaccia per farci biglietti di auguri.
Posts Tagged ‘ritratto’
Einstein reloaded
Posted in Black and White, Candid portraits, Flash shots, History of photography, People, Photography portraits, tagged Einstein, Linguaccia, ritratto on 23/11/2016| 4 Comments »
Richard Avedon (re-reloaded)
Posted in Black and White, Culture, History of photography, People, Photography portraits, tagged arte, Avedon, fotografia, novecento, ritratto on 06/11/2016| Leave a Comment »
Torno spesso a rivedermi le foto di Richard Avedon, uno dei principali protagonisti della fotografia americana del secondo novecento.
Per me la sua grande caratteristica è la sorta di sintesi che seppe trovare tra fotografia artistica classica, pop art, mondo dello spettacolo e della moda.
Con una carriera che iniziò come fotografo per carte di identità e di relitti di navi mercantili, Avedon passò negli anni ’40 al mondo della moda portando in Harper’s Bazaar, la rivista per cui lavorava, la novità di porre le modelle in contesti urbani non convenzionali.
Da quel momento la sua carriera decollò. Lavorò per Vogue, Life e molti prestigiosi marchi della moda e con il passare del tempo emerse la sua grande passione per il ritratto. Una tipologia di ritratto introspettivo che scava nella personalità del soggetto e lo pone in atteggiamenti o contesti che consentono un contatto emotivo lontano dai clichè tradizionali.
Attraverso intere decadi che vanno dagli anni ’60 all’alba del nuovo millennio, per molti personaggi famosi e star, quello di Avedon divenne uno studio fotografico da cui era necessario passare, a patto di essere disposti ad esporre se stessi in modo diretto.
Trovo particolare in Richard Avedon la capacità di separare bene la sua attività di fotografo commerciale su commissione per il settore della moda e dello spettacolo, dal suo personale impegno e ricerca sul ritratto introspettivo unito al reportage di denuncia. Un esempio di questa passione è l’importante progetto che svolse in Vietnam a documentare gli orrori della guerra con crude foto di corpi mutilati e straziati dal napalm.
Uno stile, quello di Avedon che, anche nei lavori più chiaramente commerciali, come ad esempio gli scatti per i grandi nomi della moda, fa percepire una personalità ed una originalità che solo pochi grandi hanno saputo esprimere.
E’ significativa una sua frase che sottolinea l’irrefrenabile passione per la fotografia che lo accompagnò fino all’ultimo: “If a day goes by without my doing something related to photography, it’s as though I’ve neglected something essential to my existence“
Weekend assignment #162 : Cosplay
Posted in Culture, People, Photography portraits, tagged Assegnato, Comics, compito, Cosplay, Lucca, ritratto, tema, weekend on 29/10/2016| Leave a Comment »

Cosplay beauty – © Copyright 2010 Pega
Come ogni anno, questi sono i giorni di una manifestazione divenuta ormai un must: il Lucca Comics. Per le strade di questa città i Cosplay imperversano ed è proprio questo il tema fotografico che ti propongo per il fine settimana.
Il Cosplay è un fenomeno culturale originato in Giappone e definito come “la pratica dell’indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire”. I personaggi sono spesso scelti dal mondo dei manga o delle anime giapponesi, ma anche dai videogiochi, le band musicali, i giochi di ruolo, il cinema o la TV. È una passione che coinvolge schiere di appassionati in tutto il mondo e sono tanti i fotografi che seguono con interesse questo genere.
Se ne hai l’opportunità prova qualche scatto di questo tipo nel weekend, se invece non trovi niente del genere nei tuoi paraggi, l’idea potrebbe essere quella di inventarti qualcosa in proprio… chissà, potrebbe venir fuori un risultato strepitoso!
Come sempre ti invito ad inserire in un commento il link al tuo scatto.
Buon fine settimana!
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Clicca qui per visualizzare l’elenco di tutti i Weekend Assignment precedentemente proposti.
Walter Fagnani, ritratto di un Passatore
Posted in Black and White, Culture, People, Photography portraits, Street Photo, tagged Faenza, Firenze, Passatore, podismo, ritratto, sorriso, sport, ultramaratona, Walter Fagnani on 30/06/2016| 8 Comments »

Walter, il Passatore – Copyright 2016, Pega
Quest’anno avevo deciso di prendere la macchina fotografica ed andare a fare qualche scatto alla partenza del “Passatore“, la famosa gara podistica di cento chilometri da Firenze a Faenza.
Alla partenza c’era questo signore: si chiama Walter Fagnani ed è il mitico decano di questa storica ultramaratona.
Veronese classe 1924, Walter ha corso per intero qualcosa come 42 edizioni su 43 di questa gara, andando quest’anno anche a stabilire la migliore prestazione mondiale di categoria M90.
L’ho visto tranquillo a sgambettare in Piazza della Repubblica che si scaldava in attesa del via e gli ho fatto questa foto, poi è partito insieme a tutti gli altri ed in 18 ore e 9 minuti è arrivato a Faenza, lasciandone centinaia esausti per strada. Inutile dire che non è certo arrivato ultimo. Che roba ragazzi!
Mentre cercavo di fotografarlo, ho ascoltato la voce di un ricercatore che fa parte di un Dipartimento di Scienze Neurologiche che da tempo sta seguendo l’anziano podista. Lo studioso era intervistato da un giornalista che chiedeva: “ma qual è il segreto di Walter Fagnani?”. Lui ha risposto: “Il sorriso”.
The smile you cannot fake (reloaded)
Posted in People, Photography portraits, tagged appagamento, estate, fake, ritratto, soddisfazione, sorriso, surf on 30/05/2016| 1 Comment »
Un sorriso così non lo fingi, non riesci a trattenerlo, ti si stampa in faccia schietto e genuino, con un’energia che arriva diretta a chi guarda, o… fotografa.
E’ l’espressione di chi ha appena fatto qualcosa di bello, divertente, qualcosa di davvero appagante.
Quella sopra è una foto che pubblicai un po’ di tempo fa sul mio album Flickr. Molti commenti ricevuti convenivano su ciò che anche a me era parso subito dopo lo scatto: una foto che mette di buonumore, il frutto di un colpo di fortuna nel riuscire a carpire un’espressione così vera ed empatica, capace di strappare un sorriso quasi a chiunque.
Ma non è mio il merito.
Tutto sta nella condizione in cui si trovava il soggetto della foto, quegli istanti in cui tornava stanco ma felice, da una magnifica cavalcata sulle onde.
E’ questa energia che trovo sia bellissimo cercare e trovare per un certo tipo di ritratti, un aspetto che si fonde nella foto in modo difficile da descrivere a parole ma che può essere percepito con facilità da chi osserva.
Prova a cercare questa condizione negli attimi che seguono momenti belli ed appaganti. Scegli tu quali e con chi, poi scatta, ma senza lasciare che la macchina fotografica perturbi troppo il momento.
Saranno foto intense e magari anche intime, forse non sempre adatte ad essere condivise on line, ma di sicuro significative.
L’importanza di un sorriso
Posted in Culture, History of photography, People, Photography portraits, tagged fotografia, ritratto, smile, sorriso on 25/05/2016| 2 Comments »
Il sorriso è un tratto unico dell’essere umano, nessun’altra creatura di questo pianeta ne dispone. Sorridere è al tempo stesso semplice e naturale ma non sempre facile. I bambini ridono in media 400 volte al giorno mentre gli adulti solo 15, è forse per questo che i primi sono così belli in foto?
Da appassionato di ritratti trovo molto importante la questione del sorriso ed anche la sua evoluzione nella storia della fotografia. Dietro al sorriso c’è libertà, luce, voglia di aprirsi e condividere; è un linguaggio universale e per qualcuno si tratta di una risorsa preziosa anche in momenti di difficoltà. Un antico proverbio africano recita: “Hai un dente solo? Sorridi almeno con quello!”
Invitiamo i nostri soggetti a sorridere, scherziamo con loro, mettiamoli a loro agio cercando di immortalare quella scintilla negli occhi.
Come fotografi impegniamoci di più a cercare il sorriso, quello vero e sincero, magari dandone esempio. Le foto più belle delle persone con cui entriamo in contatto sono proprio quelle in cui c’è il loro sorriso.
La tua foto preferita 2015
Posted in Culture, tagged 2015, anno, conclusione, fotografia, migliore, pega, propiziatorio, rito, ritratto, tradizione, wrap-up on 01/01/2016| 34 Comments »
“Anno nuovo vita nuova”, come sempre i primi giorni dell’anno sono quelli dei buoni propositi e del “tentativo” di fare ordine tra files e cartelle dell’anno appena concluso, quindi è proprio il momento giusto per ripercorrere gli ultimi dodici mesi attraverso gli scatti che si sono via via realizzati durante l’anno.
Se non l’hai mai fatto ti invito a seguirmi in una piccola tradizione, una sorta di semplice rito propiziatorio per il nuovo anno fotografico, che consiste proprio nel chiudere il vecchio 2015 con la scelta di un’immagine da considerare come la tua preferita.
Scrivo preferita perché non credo che qui sia importante la riuscita tecnica o il successo di visite, la tua preferita 2015 deve essere la foto che sceglieresti se ti fosse concesso di salvarne una sola tra tutte quelle realizzate nell’anno appena trascorso.
Dato che non posso esimermi dal farlo per primo, ecco la mia: questo ritratto che ho fatto a Firenze ad Oliviero Toscani è la mia foto preferita di un 2015 in cui, ancora una volta, ritengo di aver scattato poco e male.
È uno scatto a cui tengo innanzitutto perché è un ritratto, un tipo di fotografia a cui avevo deciso di volermi dedicare di più, specie alla ricerca di immagini create alla maniera del ritratto fotografico classico, quindi con il soggetto pienamente consapevole di essere fotografato. E poi è una foto fatta ad un personaggio che stimo molto per il suo talento ed i suoi punti di vista sempre molto radicali e fuori dagli schemi, un personaggio un po’ ostico e non facile da “far mettere in posa”.
Ecco, questa è la mia scelta. Un esercizio che ti invito a provare seguendo tuoi criteri personali e soggettivi, a conclusione di questo anno di fotografie.
Se ne hai voglia inserisci pure il link alla “tua preferita 2015” in un commento a questo post.
E… BUON 2016!
Buon Natale!
Posted in Culture, People, Photography portraits, tagged esercizio, fotografia, mangiare, natale, ritratti, ritratto, troppo on 23/12/2015| 25 Comments »

Ebbene, che dire in questi giorni di feste se non Buon Natale?
Ti auguro di passare giornate serene tra amici, parenti, scorpacciate, regali e tutto quello che questa ricorrenza riserva. Ma il Natale è da sempre anche una buona opportunità, specie per fare ritratti in occasione di qualche tavolata in compagnia.
Non c’è niente di meglio di un sano evento conviviale per invitare le persone a farsi fotografare e potrebbe anche essere l’occasione di un simpatico esperimento che ti propongo per queste feste.
Per il pranzo natalizio o il cenone, gioca d’anticipo e prepara un piccolo set fotografico, magari proprio vicino all’albero. Fai in modo che la zona sia ben illuminata e con sfondo omogeneo. Se ce l’hai, rendi il tutto più professionale e “formale” piazzando flash su stativo (va bene anche un treppiede) magari con ombrello o softbox.
Invita quindi le persone a farsi fotografare via via che arrivano o comunque prima del pasto. In seguito effettua una seconda serie di scatti chiedendo alle stesse persone di posare solo dopo l’abbondante mangiata… Non ti resterà che preparare delle belle stampe con le due “fasi” a confronto. Credimi, è da provare 😀
Buon divertimento e BUON NATALE.
L’istante dopo la risata (reloaded)
Posted in People, Photography portraits, tagged ansia, liberazione, risata, ritratto, tensione on 03/12/2015| 8 Comments »
Chi fa ritratti lo sa bene: le persone a cui chiediamo di posare trovano spesso difficoltà nell’assumere espressioni naturali e rilassate.
Ciò contro cui ci si trova a lottare è una forma di ansia che nasce una volta davanti all’obiettivo e genera una tensione che altera, in modo spesso sostanziale, le capacità espressive.
La strategia migliore per limitare questo fenomeno è quella di instaurare un dialogo con la persona che viene fotografata. Ciò consente di allentare la tensione, abbassare l’ansia e le difese, riuscendo così a cogliere espressioni più vere e meno artificiose.
Spesso in pratica è però difficile (a volte impossibile) creare questo feeling, magari anche solo perchè non c’è tempo.
Nasce allora l’idea di cercare o addirittura provocare uno sfogo di tensione che permetta di rivelare espressioni più naturali ed intense.
Come fare? È semplice: per esempio che cosa c’è di più naturale di una bella risata per allentare la tensione?
Come quando davanti ad un film horror la risata scatta liberatoria alla prima occasione, ecco che la stessa cosa può essere richiesta o stimolata dal fotografo per far rilassare il soggetto. Subito dopo la risata ci sono alcuni brevi istanti in cui è possibile carpire delle buone immagini di un soggetto finalmente libero dall’ansia del ritratto.
La risata potrà essere anche non del tutto naturale, non ha molta importanza, perchè saranno comunque i momenti subito successivi, quelli in cui cercare la vera essenza del nostro soggetto.
Concentrati e cerca quell’istante dopo la risata, scatta in abbondanza… Provare per credere, non te ne pentirai.
Il soggetto riluttante (reloaded)
Posted in Black and White, Culture, History of photography, People, Photography portraits, tagged beckett, drammaturgo, inviata, observer, personaggio, portrait, reloaded, ricaricato, riluttante, riproposto, ritratto, teatro on 14/10/2015| 1 Comment »
Oggi voglio riproporti la storia di questa foto del 1976 e dell’inviata dell’Observer, Jane Bown, che era stata incaricata di fotografare Samuel Beckett mentre dirigeva uno spettacolo alla Royal Court.
Il drammaturgo e premio Nobel irlandese era noto per la sua riluttanza ad essere ritratto e già altri fotografi avevano tribolato nel tentativo di immortalarlo adeguatamente.
Beckett le disse che acconsentiva a farsi fare una foto ma lasciò la Bown in attesa per ore dietro le quinte, finchè un assistente le porse un foglietto con scritto che Beckett aveva cambiato idea e che non se ne faceva di niente.
La fotografa si sentì ribollire il sangue ma non si perse d’animo. Lo attese fino alla fine dei lavori e poi gli si presentò davanti all’improvviso, alla porta di servizio da cui Beckett stava uscendo. Gli promise di fare solo tre scatti veloci, lui gliene concesse cinque.
A volte la tenacia premia, eccome.














