Ed eccola anche Tina Modotti, in questa serie che voglio battezzare “cortocircuito”, che ormai è al quarto capitolo.
Dopo Eugene Atget, Berenice Abbott ed Edward Weston ecco anche lei.
Era il 1921 e questo ritratto le fu scattato proprio da Weston, per il quale lavorò prima come modella, divenendone poi assistente, amante e compagna negli anni che vissero insieme in Messico, dove Tina vide germogliare il suo talento fotografico.
Credo che posterò altri di questi ritratti “cortocircuitanti”, via via che ne avrò occasione. Mi piacciono proprio.
Tempo fa avevo proposto il ritratto di Eugene Atget fotografato da Berenice Abbott poi, in un post successivo, la stessa Berenice ritratta Hank O’Neal.
Mi appassiona questo fatto del fotografo che viene fotografato da un collega perché, come già dicevo, lo trovo una sorta di cortocircuito artistico, qualcosa di particolarmente evocativo e ricco di fascino.
E così oggi te ne propongo un altro: il grande Edward Weston.
Weston non ha certo bisogno di presentazioni ed io ne ho parlato in fin troppe occasioni dato che lo piazzo in cima alla mia personale top ten dei grandi maestri.
Eccolo immortalato insieme alla sua mitica fotocamera Graflex 4×5″.
Era il 1923 e lo sai chi scattò questa foto? Ma certo, la sua assistente, modella, collega ed amante Tina Modotti.
Se hai occasione di poterci passare, ti segnalo una mostra che sarà aperta fino al 7 aprile presso l’AuditoriumArte di Roma ed intitolata: Tina Modotti “Fotografie”. La Fotografia al Femminile.
Sessanta stampe di questa importante artista di origine italiana che solo di recente è stata finalmente valutata come meritava.
La mostra, che per inciso è ad ingresso gratuito, affianca le opere della Modotti con una ricca ricostruzione della sua vita artistica: dagli inizi come attrice al periodo fotografico in Messico con Edward Weston, fino alla svolta rivoluzionaria in Russia, Spagna e Germania.
Della Modotti avevo parlato in un precedente post e questa è una buona occasione per approfondire una figura che ha intrecciato arte, fotografia ed impegno politico in un modo molto personale.
.
Nella storia della fotografia c’è il nome di una donna italiana, nata ad Udine nel 1896: Tina Modotti. Le sue immagini colpiscono per un’intensa carica umana ed emotiva, talento comunicativo ma anche ricerca stilistica.
La vita di questa artista è un romanzo. Emigrata giovanissima negli Stati Uniti, prima lavora in fabbrica poi grazie alla sua bellezza ed al marito, pittore Roubaix “Robo” de l’Abrie Richey, incontrato in ambienti di artisti ed intellettuali liberal, inizia a lavorare nel cinema degli anni venti come attrice. In questo contesto conosce il fotografo Edward Weston del quale diviene prima la modella preferita, poi l’amante.
Con Weston, dopo la morte del marito, si trasferisce in Messico dove, frequentando l’ambiente degli artisti di avanguardia, entra in una fase di forte impegno politico.
Fervente attivista e fotografa del Partito Comunista Messicano, viene espulsa dal paese e prima vaga per l’Europa poi si stabilisce a Mosca. Qui la sua vita si trasforma ancora, facendole coprire incarichi molto simili a quella di un’agente segreto, fino a portarla nel bel mezzo della guerra civile Spagnola, dove praticamente si ritrova ad essere una combattente.
Tornata in Messico nel 1940 sotto falso nome, la Modotti muore a Città del Messico nel 1942 in circostanze che da alcuni vengono considerate misteriose.
Mani su una pala -1927 Tina Modotti
Tra amori, arte e passione politica, è una figura che rimane decisamente poco convenzionale, che con le sue fotografie ci regala delle immagini intense e profonde, sicuramente arricchite da una talentuosa capacità di assimilare quella che era la preziosa vicinanza da un maestro come Edward Weston.
Ma le opere di questa fotografa non trovano universalmente la considerazione che meritano. Sarà per la complessa storia politica della sua vita, perché era italiana o semplicemente perché le donne hanno spesso maggiori difficoltà ad essere considerate per quello che riescono a creare. Forse i suoi scatti sono solo un po’ oscurati da quei meravigliosi nudi di Weston per i quali lei si prestò come modella.
Burattinaio – 1929 Tina Modotti
Resta il fatto che il suo talento naturale e la preziosa frequentazione di grandi artisti (oltre a Weston Tina frequentò maestri del calibro di David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera e Frida Kalho), alimentarono una passione che era nata nello studio fotografico del nonno Pietro ad Udine.
Un talento che si sviluppò producendo scatti meravigliosi, quasi tutti realizzati nel fervido e appassionato periodo messicano, quando insieme a Weston si stabilirono a Città del Messico e strinsero un patto: Tina lo avrebbe aiutato a gestire lo studio fotografico lasciandolo libero di dedicarsi solo a fotografare, lui le avrebbe insegnato i segreti del mestiere.
Un’artista complessa ed un po’ misteriosa, che sarebbe bello conoscere meglio.
Nel rispetto del provvedimento 8 maggio 2014 del Garante Protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve di cookie per fornire servizi ed effettuare analisi statistiche anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per approfondimenti leggere la sezione "Cookie Policy" nel menu e la Privacy Policy di Automattic (la società americana sulla cui piattaforma è ospitato il blog) all'indirizzo: http://automattic.com/privacy/
RT @chamathsintern: this time last year, this man was building a censorship resistant stablecoin to remove the industry's reliance on tradf… 1 week ago
RT @fluffy_trex: Everyone is talking about the need for a decentralized stable coin, so let's talk about a recently launched stable coin $s… 1 week ago
La legge Italiana sulla tutela della privacy richiede ai siti di informare circa l'uso dei cookies. Questo blog è ospitato sulla piattaforma commerciale Wordpress.com che usa cookies di profilazione e gestisce e detiene l'uso dei dati da questi ricavabili. A questo indirizzo è disponibile l'informativa privacy di Wordpress: http://automattic.com/privacy/
L'autore di questo blog non può disattivare questa funzione e non raccoglie né può fruire dei dati ricavabili dai cookies. Come utente puoi inibire l'uso dei cookies semplicemente selezionando l'apposito comando nel tuo browser.
Avvertenze
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Tutto il materiale presente nel sito (testo e immagini) è pubblicato a scopo divulgativo, senza fini di lucro. Eventuali violazioni di copyright se segnalate dagli aventi diritto saranno rimosse immediatamente dall'autore.