Tempo fa avevo proposto il ritratto di Eugene Atget fotografato da Berenice Abbott poi, in un post successivo, la stessa Berenice ritratta Hank O’Neal.
Mi appassiona questo fatto del fotografo che viene fotografato da un collega perché, come già dicevo, lo trovo una sorta di cortocircuito artistico, qualcosa di particolarmente evocativo e ricco di fascino.
E così oggi te ne propongo un altro: il grande Edward Weston.
Weston non ha certo bisogno di presentazioni ed io ne ho parlato in fin troppe occasioni dato che lo piazzo in cima alla mia personale top ten dei grandi maestri.
Eccolo immortalato insieme alla sua mitica fotocamera Graflex 4×5″.
Era il 1923 e lo sai chi scattò questa foto? Ma certo, la sua assistente, modella, collega ed amante Tina Modotti.
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Un altro fotografo fotografato
Posted in Black and White, Culture, History of photography, People, Photography portraits, tagged arte, Arts, Berenice Abbott, corto circuito, creatività, Edward, Eugene Atget, fotografi, fotografia, grafex, grande formato, maestro, novecento, pega, photographer, storia, Tina Modotti, Weston on 01/05/2013| 5 Comments »
The Photograph on Virgin
Posted in Culture, History of photography, video, tagged artisti, Arts, documentario, fotografia, intervista, programma, radio, Television, the photograph, trasmissione, TV, Virgin Media, Virgin Radio, virgin web, web on 11/03/2012| 3 Comments »
Oggi ti voglio segnalare una interessante serie di brevi video interviste a fotografi famosi che sono state realizzate e messe a disposizione online.
Si tratta della trasmissione “The Photograph”, fatta di mini documentari prodotti per il canale tematico satellitare Virgin Television ma che ora si possono vedere anche direttamente sul web.
Sono ben fatti, doppiati in italiano e ci fanno conoscere alcuni importanti artisti tra cui anche gli italiani Fontana e Galimberti, oltre veri e propri miti come McCurry o Zimmermann, attraversando quindi generi fotografici anche molto diversi: dal fotogiornalismo alla fotografia d’arte.
Ogni settimana tocca ad un grande nome, cinque minuti in cui il fotografo si racconta con immagini e parole, spiegando la sua visione e le sue opere.
Se ti interessa puoi trovare tutti gli episodi di The Photograph sull’apposita pagina del sito di Virgin Radio Television.
Buona visione.
Macro timelapse
Posted in Closeups, Culture, Technique, video, tagged Arts, creatività, macro, tecnica, time lapse, Vimeo on 05/10/2011| 5 Comments »
Dopo un po’ di tempo eccomi a proporti un nuovo video timelapse di cui, si sa, sono un appassionato.
Stavolta si tratta di una combinazione tra questa tecnica e l’uso di lenti macro in una sequenza ben realizzata da Clemens Wirth, un fotografo freelance austriaco.
E’ un lavoro che secondo me nasconde grandi potenzialità e che trovo affascinante anche come sfruttamento delle ottiche macro.
Buona visione.
Dove inizia la creatività?
Posted in Black and White, Culture, History of photography, tagged Ansel Adams, approfondimento, arte, Arts, blog, conoscenza, creatività, creativity, David LaChapelle, eredità, espressione, fotografia, influence, influenza, ispirazione, no scorciatoie, opinione, pega, photographers, photography, post, studio, William Henry Jackson on 19/07/2011| 6 Comments »
Come tanti sono convinto che la creatività si esprima spesso come naturale conseguenza dell’“influenza”.
Con influenza intendo tutto quel processo di rielaborazione che l’artista compie partendo da ciò che ha visto, provato, vissuto, studiato, approfondito ed introiettato per poi produrre un’opera che risulta come nuova ed originale.
Non esiste il “creare” dal niente ed anche l’atavico concetto di “ispirazione” si rifà proprio a questo.
In fotografia, come in qualsiasi altra forma espressiva del resto, si tratta sempre di rielaborare in modo non banale il pensiero di coloro che ci hanno preceduto. La vera genialità sta nel farlo in modo personale e genuino, trovando la giusta misura nell’inserire fattori nuovi.
Si può verificare facilmente tutto questo andando a studiare i capolavori dei grandi maestri e scoprendo puntualmente che le loro opere sono state sempre fortemente influenzate da (a volte sconosciuti ma importanti) predecessori.
Sono un emblematico esempio di questo fenomeno i famosi scatti di Ansel Adams nei grandi parchi americani. Ansel li realizzò ispirato dal lavoro di vari avventurosi pionieri dell’ottocento, che si muovevano con pesanti e primordiali attrezzature alla scoperta di una frontiera che non era solo fotografica. Sono nomi forse un po’ meno noti ma comunque importanti nella storia della fotografia. Carleton E. Watkins e Charles L. Weed avevano fotografato proprio la valle di Yosemite che rese famoso Adams ma anche William Belle, Timothy H. O’Sullivan o William Henry Jackson avevano immortalato ben prima di lui, e con uno stile decisamente simile, i grandi spazi dell’ovest americano.
Casi analoghi si possono trovare a bizzeffe nella storia dell’arte, ma rimanendo in tema fotografico, dove esempi di questo tipo sono facilissimi da trovare, possiamo citare l’emblematica influenza dei grandi classici della pittura sui fotografi recenti, com’è ad esempio il caso della Venere del Botticelli sugli scatti di Andy Warhol o David LaChapelle oppure l’impatto di Edward Hopper su Gregory Crewdson.
Insomma, la creatività è sempre espressione di newtoniana “capacità di salire sulle spalle dei giganti”, quindi conseguenza di studio e comprensione delle opere dei propri predecessori.
Non ci sono scorciatoie.
Un timelapse di tre anni!
Posted in Architecture, Culture, video, tagged arte, Arts, blog, camera, condivisione, consistenza, costanza, DeviantArt, fotografia, Paris, pega, Pentax K110D, photography, post, progetto, Sequana, time lapse, video, Vimeo on 12/04/2011| 1 Comment »
Dai un’occhiata fuori dalla finestra di casa o dell’ufficio.
Se noti un cantiere che sta iniziando i lavori potresti provare ad emulare questo spettacolare progetto di un certo Ramon, un “timelapser” francese, che ha realizzato un filmato utilizzando qualcosa come 45.000 scatti effettuati nei tre anni che sono stati necessari per demolire un grattacielo nel quartiere d’Issy-les-Moulineaux a Parigi e costruirne uno nuovo : la “torre” Sequana.
Ramon ha piazzato una reflex Pentax K110D sul tetto di un eliporto poco distante, lasciandola fissata per tutto il tempo necessario, connessa con un cavo per l’alimentazione e lo scarico progressivo delle immagini.
Mi era capitato di vedere dei timelapse di ore, giorni, in qualche caso diversi mesi, ma un progetto così lungo è veramente notevole.
Gustatelo fino in fondo perchè sul finale la sequenza è riprodotta in modo accelerato e l’intero periodo dei tre anni è ripercorso in soli 20 secondi.
Buona visione!
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Effetti speciali con Scott McClellan
Posted in Flash shots, Technique, tagged Arts, backstage, behind the scenes, creatività, creativity, dietro le quinte, effetti speciali, esempio, flash, fotografia, luci, metodo, pega, photoshop, remote, Scott McClellan, shoot, stranezze, syncro, Technique, tecnica, trick, trigger, trucchi on 15/10/2010| 10 Comments »
Se segui questo blog sai che vado pazzo per i backstage.
Eccone uno che ho trovato riguardante questa inquietante foto di Scott McClellan :
Come ralizzare uno scatto così nella propria cucina ?
Beh, guarda il video e sono pronto a scommetere che ti viene voglia di provarci…
Buon divertimento !
Polaroid memories
Posted in Bokeh, History of photography, Technique, video, tagged 70's, analogico, Arts, fotografia, Iphone, memorie, nostalgia, passato, past, pega, photographer, photography, Polaroid Corporation, Polaroid Processes, Polaroid SX-70, settanta, seventies, Techniques and Styles on 30/08/2010| 1 Comment »

Polaroid SX-70
Sì, ho un debole per la Polaroid.
Sarà perchè è stata la mia prima macchina fotografica o forse perchè rappresenta ancora qualcosa di magico ed era già così incredibilmente vicino a quelli che oggi sono i “social network” (scatti e fai vedere subito agli amici).
Magari è per la sua semplicità, l’immediatezza d’uso ed il fascino che ancora riesce ad avere.
Resta il fatto che il produrre qualcosa con lo stile Polaroid ha ancora un senso. E’ il gusto di concentrarsi sull’immagine con una fotocamera molto semplice ma che ti regala un’immediatezza ed una vitalità della foto che non ha paragoni.
Anche se con le dovute differenze, è un po’ quello che in questo periodo mi diverto a fare con il mio IPholaroid project: una serie di scatti fatti con un dispositivo attuale (Iphone) ma basico e privo di ogni regolazione, che avvicina a fotografare con la “filosofia” e lo stile Polaroid.
Beh, comunque il post di oggi è dedicato a questa mitica casa produttrice di meraviglie fotografiche e l’omaggio lo faccio condividendo un bel video che ho trovato in rete.
E’ una sorta di lungo spot del modello SX-70, la famosa reflex pieghevole che Polaroid realizzò nel 1972 capace di magnifici scatti caratterizzati da splendidi sfuocati e colori molto vividi. Un vero e proprio gioiellino.
Sì, lo so, è un filmato un po’ nostalgico ma davvero bello e da gustare fino in fondo.
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