“Spazio, ultima frontiera”, così recitava l’incipit di Star Trek, mitica serie di fantascienza, ed è proprio così: lo spazio è davvero la nostra ultima frontiera, da molti punti di vista.
Se ogni tanto capiti su questo blog avrai forse notato la mia passione per la missione della sonda NASA Cassini che, partita nel 1997, dopo un lungo viaggio in cui fu sfruttata la gravità di Venere per ottenere rotta e velocità necessarie, raggiunse Saturno nel 2004 iniziando ad inviarci immagini straordinarie via via che le orbite si facevano più vicine al pianeta. Ma adesso siamo prossimi ad una nuova fase: la sonda sta per fare uno spettacolare tuffo nella regione di spazio che separa Saturno dai suoi anelli, un posto in cui nessuno strumento di origine umana è mai stato.
Le immagini che questa “fotocamera spaziale” ci ha inviato negli anni sono qualcosa di straordinario, descrivono fenomeni e concetti che sfiorano la capacità di comprensione umana e documentano capacità tecniche di livello forse nemmeno del tutto immaginabili da gran parte delle persone che popolano il nostro pianeta.
Insomma lo spazio è una frontiera multidisciplinare, ed anche la Fotografia ne fa parte perché le foto dallo spazio portano contenuti concettuali spesso molto pesanti.
A chi sostiene che il valore di queste immagini è solo scientifico e non artistico mi sento di dovere qualche personale argomentazione: la sonda Cassini è sì un sistema automatico, ma anche un apparecchio di grande complessità frutto dell’ingegno umano e non è altro che una versione tecnologicamente molto sviluppata di una fotocamera; una fotocamera capace di muoversi incredibilmente lontano, allontanandosi dalla scena e portando un punto di vista del tutto nuovo. Del resto anche la mia reflex digitale è un’evoluzione del dagherrotipo e la sua capacità di effettuare scelte automatiche è da fantascienza nei confronti di ciò che erano le macchine fotografiche primordiali.
Dunque Cassini si muove secondo precise, anzi precisissime ed incredibilmente complesse istruzioni umane. I meravigliosi scatti che questa sonda ci sta inviando dalla sua spettacolare posizione sono a tutti gli effetti opere d’arte. Sono frutto di un incredibile lavoro di studio, preparazione, progettazione e gestione di una missione che ha attraversato i decenni, coinvolto centinaia di persone e portato risultati che, a mio parere, non sono neanche lontanamente percepiti dalla media delle persone.
Ebbene, comunque sia, alla sponda Cassini di tutto questo importa poco. Orbita dopo orbita ci invierà immagini di luoghi “dove nessun uomo è mai stato prima”, poi incontrerà l’atmosfera di Saturno, dove si disintegrerà lasciandoci per sempre.
Anche Google, con il simpatico “doodle” che vedi sopra, ha voluto omaggiare questo avvenimento epocale. A noi resteranno per sempre immagini di una bellezza da togliere il fiato, come quella scattata giusto pochi giorni fa e che vedi qui sotto, in cui il puntino luminoso è la nostra piccola Terra, che risplende tra gli anelli di Saturno.
Posts Tagged ‘sonda’
Cassini space photographer
Posted in Black and White, Culture, History of photography, Technique, tagged cassini, conoscenza, consapevolezza, cultura, esplorazione, evoluzione, missione, NASA, scienza, sonda, spazio, tecnologia, umanità futuro, universo on 27/04/2017| 3 Comments »
L’autoritratto di Curiosity
Posted in Culture, History of photography, Technique, tagged alieni, automazione, autoritratto, colonizzazione, Curiosity, Earth, esplorazione, fotografia, futuro, Mars, Marte, missione, NASA, self, senziente, sonda, spazio, terra on 20/12/2012| 3 Comments »
Se in questi giorni davvero il mondo finisce c’è chi si godrà lo spettacolo.
La sonda NASA Curiosity è lì su Marte, bella tranquilla, piazzata a distanza di sicurezza. Sono pronto a scommettere che ha già rivolto le sue fotocamere verso la Terra in attesa del possibile evento.
Nei mesi scorsi ci ha già inviato un bel po’ di immagini della superficie del pianeta rosso ed anche della Terra ma tra le foto che più mi hanno affascinato c’è il fantastico e vanitoso autoritratto che puoi vedere sopra. E’ stato realizzato scattando 55 foto da angolazioni diverse usando la fotocamera posizionata sul braccio mobile estensibile e processata dalla NASA per ottenere un’unica immagine in cui il braccio non è più visibile, apparendo scattata come se il “vanesio” robot Curiosity avesse piazzato un treppiede per farsi un autoscatto.
Image credit www.nasa.gov
Un punto di vista esclusivo
Posted in Black and White, Culture, Technique, tagged arte, cassini, mission, missione, pega, pov, saturn, saturno, sonda, space, spacecraft, spazio, treppiede, tripod on 15/12/2009| Leave a Comment »
Ci sono state varie occasioni nella storia della scienza degli ultimi due secoli in cui la fotografia ha documentato in modo indelebile dei momenti importanti.
Guardando le immagini che la sonda Cassini ci sta inviando dalla sua orbita intorno a Saturno viene proprio da pensare che si tratti di uno di questi momenti.
Sono rimasto a lungo ad ammirare le foto scattate da questa sonda automatica creata e manovrata dall’uomo.
Sono foto meravigliose, degne di un grande maestro di arte astratta. Mi hanno affascinato sopratutto le immagini in bianco e nero, foto di grande qualità, non solo tecnica ma anche artistica.
Ho l’impressione che molti di questi scatti potrebbero fare splendida mostra di se in qualche importante galleria d’arte e sono convinto che anche tra molti anni potranno rappresentare qualcosa per chi li ammirerà.
Paul Strand una volta ha detto : “the most important decision a photographer makes is where to place the tripod“.
Ecco : la sonda Cassini ha scelto proprio un posto fantastico dove piazzare il treppiede… 🙂
Per chi volesse appofondire : http://ciclops.org e http://saturn.jpl.nasa.gov/photos/
Alien probe in Florence (what else ?)
Posted in Culture, People, tagged Alien, aliena, Buonarroti, Firenze, Florence, Italy, pega, pesapersone, piazzale Michelangelo, probe, sonda, tourism, turismo on 02/11/2009| Leave a Comment »
Piazzale Michelangelo is a primary touristic stop in Florence, visited by hundreds (or thousands in some periods) people every day.
1) No one (human) uses or try to use (properly) this device since circa 1957.
2) No one (human or not) collects, or try to collect money from inside… (either tries to stole anything).
3) This device is posted in one of the most beautiful sightseeing photo spots of the world… and is not as nice as one could desire…
4) This device is perfectly blue but no painter has been seen at work for many years.
5) Writings on it say it can be used to have a “horoscope” (?!?!?)
So, if it is not an alien probe… What else can it be ?
🙂
An alien probe in Florence
Posted in Bokeh, Street Photo, tagged Alien, aliena, blu, Florence, fun, mistero, Nike, pega, piazzale Michelangelo, probe, scherzo, sonda, tourism, turismo on 08/09/2009| Leave a Comment »
Piazzale Michelangelo is a primary touristic stop in Florence, visited by hundreds (or thousands in some periods) people every day.
1) No one (human) uses or try to use (properly) this device since circa 1957.
2) No one (human or not) collects, or try to collect money from inside… (either tries to stole anything).
3) This device is posted in one of the most beautiful sightseeing photo spots of the world… and is not as nice as one could desire…
4) This device is perfectly blue but no painter has been seen at work for many years.
5) Writings on it say it can be used to have a “horoscope” (?!?!?)
So, if it is not an alien probe… What else can it be ?
Please write here your idea…
(p.s. Non ditemi che questa foto è una follia… Lo so !)