Oggi voglio presentarti un interessante progetto che mi è stato segnalato da Baretto Beltrade, collettivo di appassionati di fotografia che si autodefinisce come “gruppo di autoaiuto per fotoamatori in fase di remissione” ed organizza iniziative, mostre ed incontri di fotografia.
Camere Separate è un’installazione realizzata con gli scatti di dieci persone che si sono accordate per fare una foto al giorno per tutto il mese di novembre 2018 ad un orario preciso (le 13:28) con il soggetto che avevano davanti sul momento.
Il risultato visivo, dato dalle foto allineate su un muro è una sorta di “carotaggio” della matrice temporale di ognuno dei partecipanti e lo spettatore si trova di fronte a quella che viene definita come una “serialità sconnessa e atonale, non edulcorata, tipica di ciò che accade quando ci si attiene ai fatti per quanto insulsi e residuali possano al momento apparire”.
Un’idea interessante, che a me ricorda un po’ l’holter fotografico ma a differenza di questo è affrontata in modo automatico, senza alcuna ricerca creativa. Un approccio opposto che però è ugualmente esplorabile da chiunque ne voglia fare una propria esperienza fotografica, anche individuale. Quasi quasi lo provo ad approcciare con la fotografia istantanea…
Per chi volesse vedere dal vivo, “Camere separate” è in mostra al b&b Il noce, via San Siro 22, Cornaredo (Milano), visitabile su appuntamento chiamando lo 02.93566508
C’è chi si crogiola nel suo recinto rufolando tra nostalgia del passato o lamentele sul presente e chi invece sogna proiettato nel futuro.

Tim Alex Jacobs, un genio del fai da te di alto livello che da tempo seguo sul sito
La fotografia è nata statica, la sua caratteristica primaria è catturare la realtà congelandola in una immagine fissa. Esistono però tecniche, derivate dalla fotografia, che si discostano dal concetto originale. Sono mutazioni che per complessità realizzativa sono da considerarsi ormai lontane dalla fotografia classica, ma per quanto riguarda la fruizione, le sono vicinissime e portano un valore nuovo. È il caso delle riprese ad alta velocità, tecnica un tempo riservata solo a pochi fortunati in grado di permettersi attrezzature costose e sofisticate. Oggi però sono arrivati sul mercato dispositivi dal costo abbordabile capaci di ottime prestazioni “high speed”.
Juho è un giovane Finlandese con la passione per le macchine fotografiche a rullino. Fin da giovanissimo si interessava di pellicole ed è finito per trasformare tutto ciò in un lavoro a tempo pieno. Da quindici anni gestisce il suo business
Ce l’hanno fatta i ragazzi di 
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno il sogno avrebbe potuto avverarsi e permettere a chiunque di divertirsi con la pellicola in un modo così semplice. Grazie all’iniziativa di 






