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Posts Tagged ‘disegno’

Pencil vs CameraOggi voglio riproporti un artista che adoro. E’ un talento poliedrico che si esprime riuscendo ad attraversare i confini che troppo spesso delimitano rigidamente le arti e la sua bravura sta proprio nel saper fondere in un’unica opera due forme espressive diverse.
Nella storia ci sono molti casi di fonti creative distinte che si mescolano fino a creare delle simbiosi; ne sono un esempio poesia e recitazione, musica ed immagini (da cui derivarono prima i diorami e poi il cinema), poesia e scultura o anche molte altre combinazioni più o meno antiche.
Ma quello che trovo affascinante è come esista sempre qualcuno che riesce a rielaborare le forme espressive in modo diverso connettendo due arti così vicine ma anche così lontane come il Disegno e la Fotografia, magari facendolo in modo semplicissimo.

Pencil vs CameraE’ il caso di Ben Heine, un artista belga che seguo da tempo su Flickr, capace di essere in un colpo solo pittore, illustratore, fotografo, ritrattista ma anche caricaturista.
Heine ha studiato sia arte che giornalismo, sviluppando uno stile che trovo straordinario, in particolare per quanto riguarda alcune sue creazioni che raccoglie in un set denominato “Pencil vs Camera” (Matita contro Fotocamera) contenente una incredibile serie di opere che lui definisce a metà tra immaginazione e realtà (“Imagination Vs Reality”).
Io non sono un granchè con matita o pennelli ma so che tra i lettori di questo blog ci sono persone che potrebbero cimentarsi in qualcosa del genere… perchè non provarci?

🙂

Ben Heine

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Miguel EndaraUseresti una stampante ad aghi per creare un pezzo d’arte? Si, intendo una dot matrix dei vecchi tempi, quelle con la testina e gli aghi inchiostrati. 
No? Nemmeno se questa stampante fosse “umana”?
Miguel Endara si è messo in testa un’idea ed ha realizzato un ritratto di suo padre usando una tecnica manuale a pennarello ispirata alle tecnologie di stampa a matrice di punti, che poi sono le stesse normalmente usate anche nel caso delle stampanti a getto d’inchiostro che spesso usiamo per portare su carta le nostre fotografie digitali.

Il lavoro di Miguel ha un fascino particolare perchè incrocia in modo suggestivo vecchio e nuovo, antico e moderno, manualità e tecnologia.
Il disegno e la pittura a punti hanno radici che affondano nel passato ed in tradizioni culturali importanti come quella del tatuaggio, ma anche rimandi a tecnologie ed automatismi che sono proprie del mondo delle immagini digitali, dei dot, dei bit, dei pixel.
Non è un caso che l’immagine del ritratto altro non sia che la faccia di suo padre appoggiata sulla lastra di uno scanner (digitale appunto).

Non so quanti pennarelli abbia consumato Endara emulando con precisione il comportamento di una stampante nelle oltre duecento ore che sono servite per realizzare i 3.2 milioni di punti che compongono il ritratto, quel che è certo è che il risultato ha un discreto fascino.
Il video sotto, per altro molto ben fatto, racconta il “making of” di questo piccolo capolavoro.

Lo sai cosa mi piacerebbe? Mi piacerebbe poter commissionare a Miguel Endara la stampa a mano di una mia foto digitale.
🙂

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Pencil vs CameraEcco, queste sono cose che mi affascinano. E’ quando la creatività si esprime riuscendo ad attraversare i confini che così spesso delimitano troppo rigidamente le arti. Succede quando due forme espressive diverse si fondono in un’unica opera.
Nella storia ci sono tanti casi di canali creativi distinti che si mescolano fino ad arrivare a volte ad essere quasi in simbiosi. Per esempio poesia e recitazione, musica ed immagini (da cui derivarono prima i diorami e poi il cinema), poesia e  scultura o anche molte altre combinazioni più o meno antiche. Ma quello che trovo particolare è come esista sempre qualcuno che riesce a rielaborare le forme espressive in modo diverso e connettere due arti così vicine ma anche così lontane come il Disegno e la Fotografia, magari facendolo in modo semplicissimo.
Pencil vs CameraE’ il caso di Ben Heine, un artista belga che da tempo seguo su Flickr, che riesce in un colpo solo ad essere pittore, illustratore, fotografo, ritrattista ma anche caricaturista.
Heine ha studiato sia arte che giornalismo, sviluppando un suo stile che trovo straordinario, in particolare per quanto riguarda delle sue personalissime creazioni che raccoglie in un set denominato “Pencil vs Camera” (Matita contro Fotocamera) contenente una incredibile serie di opere che lui definisce a metà tra immaginazione e realtà (“Imagination Vs Reality”).
Io non sono un granchè con matita o pennelli ma so che tra i lettori di questo blog ci sono persone che potrebbero cimentarsi in qualcosa del genere… perchè non provarci?

🙂

Ben Heine

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Picasso Centauro

Era il 1949, nel pieno dell’epoca d’oro delle grandi riviste di fotogiornalismo, quando Gjon Mili incontrò Pablo Picasso nel sud della Francia.
Mili, nato in Albania nel 1904, era emigrato in America negli anni ’20 e qui aveva studiato al MIT divenendo un pioniere della fotografia con luci artificiali e stroboscopiche, fu tra i primi a sperimentare l’uso del flash elettronico. Picasso Life uomo che corre

L’interesse per la fotografia lo spinse ben oltre la ricerca scientifica portandolo ad iniziare una collaborazione con la celebre rivista Life, una collaborazione destinata a durare per tutta la sua vita.

Mili cercò e trovò Picasso su una spiaggia e gli mostrò alcuni suoi scatti realizzati con la tecnica del “light painting”.
Subito l’artista spagnolo ne rimase affascinato e nacque tra i due l’idea di provare a creare delle opere di luce: disegni che sarebbero scomparsi nel momento stesso in cui venivano creati ma che la macchina fotografica poteva immortalare insieme al loro creatore.

Picasso vaso di fioriFu così che decisero di provarci, dandosi appuntamento una sera, all’imbrunire.

Con una piccola torcia elettrica in mano Picasso disegnò “il Centauro” ed altre affascinanti creature ed oggetti.

Era nata una nuova e strana forma espressiva, frutto della sinergia creativa tra uno scienziato della luce ed un genio del tratto.

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Oggi non solo fotografia. Aggiungiamo anche una dose concentrata di pittura.

Ecco un curioso video che ho scovato su Youtube. Si tratta della realizzazione di uno studente di nome Chris Peck che ha creato questa sorta di “superconcentrato” d’arte : una sequenza che mostra in due soli minuti tutte le opere presenti al Museum of Modern Art di New York, anche conosciuto come MOMA.

Le opere rappresentate nel video sono quelle effettivamente presenti in esposizione alla data del 10 Aprile 2010.
L’amico Chris ha fatto proprio un bel po’ di scatti…

Buona visione !

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Alessia e la palla

Alessia e la palla - Copyright 2008 Pega

Ti invito a fare un piccolo esercizio, o meglio un esperimento: adesso.

Prendi carta e penna.

Ora pensa ad una tua foto, una di quelle che consideri tra le migliori da te scattate. Scegli tra le tue preferite, selezionane mentalmente una.

Ci sei?
Inizia a disegnare su un foglio.  Attingi all’immagine di quella tua foto che hai nella mente e fai uno schizzo, traccia gli elementi presenti, le linee principali.
Non è necessario che riporti tutti i dettagli o le ombre… l’importante è che delinei soggetti nelle proporzioni che ricordi e nella posizione giusta. Dedica qualche minuto a questa fase di ricordo-disegno.
Fatto?
Adesso prendi la foto originale. Guardala. Confrontala con lo schizzo che hai appena fatto.
Qual è il risultato? Le due immagini sono equivalenti? Ci sono gli stessi elementi? Sono messi nelle stesse posizioni?

Si possono scoprire cose molto interessanti facendo questo esercizio. A volte l’immagine mentale che si ha non è esattamente corrispondente a quella reale. E stiamo parlando di una foto che abbiamo scattato personalmente e magari su cui abbiamo anche lavorato un po’ sul computer. Può essere sbalorditivo. Da cosa è data questa eventuale differenza? Semplice carenza mnemonica o… creatività?

Prova a ripetere l’esercizio con altre foto. Prova magari con un piccolo set di quattro o cinque.
Potresti poi provare a fare la stessa cosa con una immagine di un artista famoso, magari di un grande fotografo che ammiri.

Ti sei divertito? Divertita? Era tanto che non disegnavi?
E’ solo un piccolo ma divertente esperimento…

🙂

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