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Posts Tagged ‘raw’

Parallelismi

Parallelismi – © Copyright 2010 Pega

A volte la foto nasce nella mente ben prima dello scatto.
Il fotografo la visualizza, la immagina chiaramente nella sua struttura, dettagli e magari anche titolo. E’ così che vorrebbe realizzarla.
Altre volte l’opera è come nascosta tra i tanti scatti più o meno istintivi che si sono fatti, magari sfruttando le potenzialità e la capacità quasi infinita delle memorie digitali. Mentre si scorre lo stream delle immagini se ne nota una che ci colpisce, su cui cominciamo a costruire delle idee e ci si rende conto che è quella giusta.
Si tratta di due approcci diversi a quella che è la creazione di una fotografia.
Il primo, più classico e tradizionale, legato all’atteggiamento che dovevano necessariamente avere i fotografi di un tempo, vincolati da macchine grandi e complesse da gestire, posiziona il momento creativo principalmente nella fase che prepara allo scatto.
E’ un processo che Ansel Adams chiamava di “previsualizzazione”, in cui si va a realizzare tecnicamente ciò che si ha già chiaro in testa.
Nel secondo caso il momento creativo tende ad essere posticipato.
A scatto eseguito, nella successiva fase di camera oscura o davanti al computer si comincia ad attingere a quelle tante immagini raccolte che rappresentano una sorta di materiale grezzo, da selezionare, trattare e plasmare con opportune scelte di taglio e “sviluppo” (postproduzione) che portano poi al prodotto artistico finale.

Due atteggiamenti, due percorsi creativi differenti ma entrambi validi ed attuali; per molti versi anche miscelabili. Lo stesso Adams descrisse nel suo libro “The print” l’importanza di una eventuale seconda fase creativa che può nascere in camera oscura.
E tu hai mai provato ad analizzare come crei le tue foto?
Dove senti di posizionare il tuo momento creativo?

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Sax Lady

Sax Lady - © Copyright 2009 Pega

Oggi voglio tornare su un argomento tecnico di fotografia digitale e sottolineare la mia opinione a proposito dell’importanza di scattare in RAW.
Con una certa regolarità mi capita di essere coinvolto in discussioni tra chi tende a sfruttare le potenzialità dell’utilizzo di questo tipo di formato e chi invece preferisce la praticità del JPG, magari sostenendo che i risultati sono addirittura migliori.

Il RAW è l’immagine catturata dal sensore della fotocamera, senza alcun trattamento. Non è come alcuni dicono “l’equivalente digitale del negativo”, è decisamente di più : è l’equivalente digitale della “pellicola ancora da sviluppare”.
Il RAW non è un’immagine pronta. Si, la si può visualizzare con i programmi che gestiscono questo tipo di formato, ma è “grezza”, poco contrastata, i colori sono un po’ sbiaditi…
Se si vuole tirar fuori la foto è necessario “sviluppare” il RAW con un software adatto, come Lightroom, Camera RAW, Picasa o i prodotti Nikon View NX e Capture. Solo così si può arrivare al risultato finale. E le potenzialità sono notevoli.

Con il JPG invece ogni macchina digitale, immediatamente dopo lo scatto, “processa” i dati rilevati dal sensore e produce la foto “finita”, aggiungendo un po’ di contrasto, saturando i colori ed applicando una serie di algoritmi che portano poi al salvataggio file sulla scheda di memoria. Questi passaggi ed elaborazioni equivalgono a quello che un tempo era lo sviluppo del negativo e come tutti i processi di questo mondo, introducono un insieme di fattori di imperfezione oltre ad un elemento di “non ritorno” nei confronti dei dati originariamente presenti sul sensore.
Far “trattare” l’immagine RAW direttamente a bordo della macchina è quindi un po’ come portare un rotolino presso un laboratorio con sviluppo rapido… Magari è ok… ma non è proprio il massimo.

Se si vuol mantenere il massimo controllo e la massima qualià sul processo di “sviluppo” è meglio farlo presso un “laboratorio specializzato e professionale… cioè sul PC con un adeguato software ed operando delle scelte specifiche per ogni immagine.

Poter avere il RAW è quindi, secondo me, fondamentale per chiunque voglia seriamente poter lavorare con le proprie foto, conservando il vero originale catturato dal sensore, gestendo al meglio il contrasto e la fase di elaborazione dei colori ed anche fare cose che con il RAW si possono fare molto bene, come modificare l’esposizione ed il bilanciamento del bianco.

Non ci sono dubbi… ancora RAW RULES !

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Polaroid  Swinger

My first one - © Copyright 2007 Pega

Sto lentamente riscoprendo il puro e semplice divertimento di fare degli scatti come ai vecchi tempi della Polaroid.

Il bello è che lo sto facendo con l’Iphone.

Niente scelte di impostazioni di tempo o esposizione, niente messa a  fuoco, niente di niente.
Comporre e scattare, solo se c’è abbastanza luce però… 🙂

E’ un tipo di fotografia che ha un che di nostalgico, un po’ come scattare con una toy camera ma con il vantaggio dell’immediatezza.

I risultati sono grezzi, esposizioni un po’ sballate, colori scadenti… e tutto questo anche perchè oltre ad usare la fotocamera di un telefonino ho pure deciso di usare un’applicazione che simula (piuttosto bene) la “qualità Polaroid, aggiungendo pure la classica cornice bianca.

Una IPholaroid sempre in tasca…
… è altrettanto divertente e gli scatti non costano un occhio della testa come allora…

Cielo IPholaroidico
Cielo IPholaroidico – Copyright 2010 Pega

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Snow Koala with Sunset Flower

Snow Koala with Sunset Flower

C’è una frase di  Henry David Thoureau che dice : “The question is not what you look at, but what you see” (Trad: Il punto non è cosa guardi, ma cosa vedi).
Sto pensando di stamparla su un piccolo adesivo ed appiccicarla proprio sotto al display della mia macchina fotografica.

Credo che proprio in questo concetto sia molto della fotografia, della capacità di realizzarla ed anche apprezzarla.

Vedere è il risultato di un processo dove il guardare è solo l’input. A questo flusso in ingresso si applica tutta l’elaborazione razionale ed emotiva di cui siamo individualmente capaci.

A volte ci si meraviglia di cosa può succedere… 🙂

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Cip & Pic funnt creatures - Copyright 2009 PegaPPP

Cip & Pic funnt creatures - Copyright 2009 PegaPPP

Spesso mi sento dire che non è poi così necessario salvare in RAW e tanto vale scattare semplicemente in JPG, evitando lo spreco di spazio sulla scheda di memoria e successivamente sull’hard disk del PC.

Non sono per niente d’accordo.

Il RAW è l’immagine esatta catturata dal sensore della fotocamera, senza alcun trattamento di processing. Non è come alcuni dicono “l’equivalente digitale del negativo”,  è decisamente di più : è l’equivalente digitale della “pellicola ancora da sviluppare”.

Ogni macchina digitale, immediatamente dopo lo scatto, “processa” i dati rilevati dal sensore e produce il JPG, aggiungendo un po’ di contrasto, saturando i colori ed applicando una serie di algoritmi che portano poi al salvataggio file sulla scheda di memoria. Questi passaggi ed elaborazioni equivalgono a quello che un tempo era lo sviluppo del negativo e come tutti i processi di questo mondo, introducono un insieme di fattori di imperfezione oltre ad un elemento di “non ritorno” nei confronti dei dati originariamente presenti sul sensore.
Far “trattare” l’immagine RAW direttamente a bordo della macchina è quindi un po’ come portare un rotolino presso un laboratorio con sviluppo rapido… Magari è ok… ma non è proprio il massimo.

Se vuoi mantenere il massimo controllo e la massima qualià sul processo di “sviluppo” è meglio farlo presso un “laboratorio specializzato e professionale… cioè sul PC con un adeguato software ed operando delle scelte specifiche per ogni immagine.

Poter avere il RAW è quindi fondamentale per chiunque voglia seriamente poter lavorare con le proprie foto, conservando il vero originale catturato dal sensore, gestendo al meglio il contrasto e la fase di elaborazione dei colori ed anche fare cose che solo con il RAW si possono fare : modificare l’esposizione ed il bilanciamento del bianco in postproduzione.

Non ci sono dubbi… RAW RULES !

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chdkSiete possessori di una compatta Powershot della Canon ?

Forse non vi dico niente di nuovo ma se già non lo conoscete, vale la pena di dare un’occhiata e vedere se il vostro modello è compatibile, quindi scaricare ed installare CHDK.

CHDK è un firmware aggiuntivo gratuito che aumenta notevolmente le potenzialità di quasi tutte le versioni Canon Powershot ma anche di altri modelli dello stesso produttore.  Non è assolutamente invasivo nè pericoloso per la vostra fotocamera perchè si installa su una normale scheda SD e si “affianca” al firmware originale, fornendo nuovi menù ed espandendo le capacità della macchina senza pregiudicarne in alcun modo il funzionamento o le caratteristiche di compatibilità con la garanzia.

L’elemento che a mio avviso rappresenta il maggior vantaggio che si ottiene con CHDK è la possibilità di salvare le immagini in formato RAW.

Il RAW è in sintesi l’immagine esatta catturata dal sensore della fotocamera, senza alcun trattamento di processing… NON è come alcuni dicono l’equivalente digitale del negativo.. è molto di più : è l’equivalente digitale della “pellicola ancora da sviluppare”.

Ogni macchina digitale “processa” poi i dati del sensore per produrre il JPG, introducendo un maggior contrasto, saturando i colori ed applicando una serie di algoritmi che portano poi alla salvataggio file sulla scheda di memoria. Questi passaggi equivalgono a quello che un tempo era lo sviluppo del negativo e come tutti i processi di questo mondo, introducono un insieme di fattori di imperfezione oltre ad un elemento di “non ritorno” nei confronti dei dati originariamente presenti sul sensore.

Poter avere il RAW è quindi fondamentale per chiunque voglia seriamente poter lavorare con le immagini, conservare il vero originale catturato dal sensore, gestire al meglio il contrasto e la fase di elaborazione dei colori ed anche fare una cosa che solo con il RAW si può fare : modificare l’esposizione in postproduzione.

Canon Powershot A630E pensare che poco prima sapere dell’esistenza di CHDK, mi ero quasi risoluto ad acquistare una compatta in grado di salvare in formato RAW, come per esempio la Nikon P6000 o l’eccezionale Canon G9/G10… Sentivo infatti l’esigenza di poter scattare al meglio anche quando avevo solo la compatta a disposizione e non la mia bella reflex…. Beh ho risparmiato un po’ di soldi… almeno per il momento… 

Ma CHDK non si ferma qui ! Questo add-on introduce molte altre delizie tra cui :

  • display degli istogrammi
  • display “alte o basse luci” (diagramma a zebra)
  • indicatore percentuale dello stato di carica della batteria (decisamente più efficace ed anche calibrabile !)
  • Bracketing. Permette di scattare più foto in sequenza variando automaticamente alcuni parametri come diaframma e/o esposizione ed addirittura la messa a fuoco.
  • Zoom ottico per i video. E’ possibile utilizzare lo zoom ottico nelle riprese video: la differenza di qualità è davvero notevole.
  • Altissime velocità di scatto, fino ad 1/40.000 con addirittura il flash sync !

La lista in realtà è molto lunga e non credo sia più di tanto utile continuare. Se la questione vi interessa sul serio non avete che da fare un salto sul sito dedicato :  http://chdk.wikia.com/wiki/CHDK

Buon divertimento.

[Cameras don’t take pictures, people do !]

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