
- Nudes – by Edward Weston
Edward Weston è stato uno dei più influenti artisti nella fotografia del novecento.
Nato nel 1886 nell’Illinois, si trasferì e lavorò in California come fotografo per cerimonie e lavori di ritratto, sviluppando nel contempo una vena creativa principalmente basata sull’effetto dello sfuocato artistico, “l’effetto flou”, ora frequentemente chiamato “bokeh”.
In questo periodo non mancarono premi e riconoscimenti del suo talento, come l’invito ad esporre nel vecchio continente al Salon of Photography di Londra.
Successivamente, dal ’23 al ’26 si trasferì in Messico per lavorare con Tina Modotti ed altri artisti con i quali inziò un percorso di totale discontinuità dalle sue esperienze stilistiche precedenti.
La sua nuova visione della fotografia era basata sull’uso della macchina fotografica come strumento per descrivere e catturare la vita in ogni suo aspetto, una visione che lo portò a fondare nel 1932, insieme ad altri fotografi tra cui Ansel Adams, il cosiddetto gruppo f/64 totalmente orientato al realismo.
Il nome f/64 faceva riferimento al valore di estrema impostazione del diaframma, volta ad ottenere enorme profondità di campo e quindi un’estetica assolutamente basata su perfezione tecnica e stilistica.
Questo stile rigoroso, quasi austero, era una sorta di reazione ad un modo di fare fotografia che aveva regnato nel primo ventennio del novecento specie tra i cosiddetti fotografi pittorici della california: uno stile spesso basato su manipolazioni e sfuocato, che il gruppo f/64 considerava ormai superato, sdolcinato, eccessivamente sentimentale.
Weston dichiarò in varie occasioni l’importanza della fase di pre-visualizzazione della foto. Il fotografo doveva già “visualizzare la foto dentro di sé prima ancora di scattarla”.
Edward Weston morì nel 1958, lasciando una importante produzione di opere fotografiche ed una importante traccia nella fotografia del novecento.
Molte le pubblicazioni ed i libri che si possono trovare su Weston.
A mio parere molto bello “Forms of Passion”, una affascinante analisi e ricostruzione dell’artista scritto da Gilles Mora.