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Nutshell

Su un guscio di noce – © Copyright 2012 Pega

“Ma che bel colore! Ehi, ma che rosso!”
Si ma… hai mai pensato a quanto i colori siano un concetto così incredibilmente e misteriosamente relativo?

Nel tuo cervello vedi un colore, magari il bellissimo blu profondo di una limpida giornata invernale. E’ il tuo blu. Ma chi ti dice che nella mente di un’altra persona quel blu appaia come appare a te? Potrebbe essere che per lui il blu sia ciò che per te è il rosso e che l’unica cosa che avete in comune sia solo il nome di quel colore. C’è modo di saperlo?

Prova per un attimo a descrivere a parole un colore. Ci riesci? O devi per forza ricorrere a dei paragoni?
I colori sono delle percezioni relative, sensazioni soggettive, e la cosa affascinante è che gli stessi colori possono apparire diversi anche a noi stessi, in funzione di tutta una serie di variabili.
Si sa, ad esempio, che i colori vengono percepiti diversamente a seconda della luce e degli altri colori attorno, ma c’è anche una quantità di fattori emotivi che possono influenzare la nostra percezione. Un bel verde può apparire freddo e malinconico la mattina appena ci svegliamo ma ben più incoraggiante e vitale nel pomeriggio o la sera. Hai mai provato qualcosa del genere? Casi in cui la percezione dei colori cambia in funzione dello stato d’animo?

Ti invito a pensare a tutto questo, a come vedi i colori nelle tue fotografie ed in quelle degli altri.
I colori sono connessi con le emozioni e di conseguenza le sensazioni che le immagini ci danno possono essere modificate da tutta una serie di influenze che i colori hanno su di noi.

Trovo che questo dei colori sia un argomento affascinante, a tratti folle e misterioso, ma con il potere di stimolare e spingere qualsiasi fotografo a tentare di esplorarlo. Addirittura anche chi fotografa solo in bianco e nero.

🙂

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prospettiva forzataNata e molto sfruttata nel cinema, la prospettiva forzata è una tecnica che può essere molto divertente e creativa anche in fotografia. Consiste nel creare un’inquadratura in cui si sfrutta la distanza tra diversi elementi per farli apparire di dimensioni diverse da quelle che hanno nella realtà.
Non c’entra niente Photoshop o la postproduzione, si tratta di un trucco “al naturale” che sta tutto nel curare bene i dettagli prospettici in modo che l’occhio venga ingannato e l’osservatore abbia l’impressione di trovarsi davanti ad una scena “paradossalmente reale”.
Sono basate sulla prospettiva forzata innumerevoli scene in altrettanti film famosi, dai primordi di Hollywood fino a recenti esempi come quelle che vedono i piccoli Hobbit insieme ai più grandi umani ne “Il Signore degli Anelli”.

prospettiva forzataUn banale classico di questa tecnica è anche quello che moltitudini di turisti cercano di realizzare ogni giorno in tanti punti “pittoreschi” e turistici del mondo, facendosi fotografare mentre apparentemente sostengono o cercano di raddrizzare torri e colonne, ne sono un emblema la torre di Pisa o la Torre Eiffel. Sono scene che si ripetono senza soluzione di continuità e, a dire il vero, qualche volta scadono decisamente nel ridicolo.

prospettiva forzataL’idea della fotografia con prospettiva forzata merita in ogni caso di essere un po’ esplorata creativamente, proprio come hanno fatto alcuni fotografi su Flickr di cui ho riportato le immagini qui a fianco. Sono scatti divertenti ma anche ben realizzati, dove l’inventiva si somma alla capacità di gestire correttamente l’immagine ed i suoi parametri, in primis una profondità di campo che deve essere sempre necessariamente molto ampia, per aiutare ad ingannare l’occhio.

E tu hai mai fatto qualche scatto con questa tecnica?
Basta farsi venire qualche idea carina…
Perché non provarci.

🙂

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Oggi il post è un video.
Un video che preferisco farti vedere senza anticipare mie opinioni o commenti.
Tratta di un tema difficile e controverso già altre volte affrontato.
Ne possiamo ancora discutere, se vuoi, nei commenti sotto.

Buona visione

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coppie

A kiss in Santa Croce - © Copyright 2009 Pega

Che sia uno scatto rubato, come il mio qui, una foto posata in studio oppure una scena conviviale o chissà cos’altro, quello che voglio proporti oggi come assignment è un lavoro che abbia come soggetto la coppia.

Puoi scattare per strada o chiedere ai tuoi nonni o genitori di posare per te. Puoi farti un autoscatto con la compagna o il compagno, cercare di intrappolare nel fotogramma l’affetto di una vita o l’amore appena sbocciato.
Non ci sono limiti di genere, location, stile o messaggio.

Insomma, com’è ormai tradizione di questo blog ogni tanto mi permetto di sottoporre ai lettori un tema da provare a sviluppare nel fine settimana. L’idea è sempre la stessa : una specie di ”missione fotografica” che spinga ad approfondire un tema in modo creativo e divertente.
Dopo aver scattato ti invito poi a condividenre il risultato, proprio come già alcuni hanno fatto in precedenza, mettendo in un commento a questo articolo, il link al tuo album Flickr o a qualsiasi altra piattaforma di condivisione su cui avrai messo le tue immagini.

In questo weekend prova a cercare, notare e fotografare questo particolare soggetto.
Poi, se vuoi, condividi  con tutti i lettori del blog. Sarà divertente e potrà portare a vedere la tua foto visitatori che la apprezzeranno.

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Clicca qui per visualizzare l’elenco di tutti i Weekend Assignment precedentemente proposti.

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Alessia e la palla

Alessia e la palla - Copyright 2008 Pega

Ti invito a fare un piccolo esercizio, o meglio un esperimento: adesso.

Prendi carta e penna.

Ora pensa ad una tua foto, una di quelle che consideri tra le migliori da te scattate. Scegli tra le tue preferite, selezionane mentalmente una.

Ci sei?
Inizia a disegnare su un foglio.  Attingi all’immagine di quella tua foto che hai nella mente e fai uno schizzo, traccia gli elementi presenti, le linee principali.
Non è necessario che riporti tutti i dettagli o le ombre… l’importante è che delinei soggetti nelle proporzioni che ricordi e nella posizione giusta. Dedica qualche minuto a questa fase di ricordo-disegno.
Fatto?
Adesso prendi la foto originale. Guardala. Confrontala con lo schizzo che hai appena fatto.
Qual è il risultato? Le due immagini sono equivalenti? Ci sono gli stessi elementi? Sono messi nelle stesse posizioni?

Si possono scoprire cose molto interessanti facendo questo esercizio. A volte l’immagine mentale che si ha non è esattamente corrispondente a quella reale. E stiamo parlando di una foto che abbiamo scattato personalmente e magari su cui abbiamo anche lavorato un po’ sul computer. Può essere sbalorditivo. Da cosa è data questa eventuale differenza? Semplice carenza mnemonica o… creatività?

Prova a ripetere l’esercizio con altre foto. Prova magari con un piccolo set di quattro o cinque.
Potresti poi provare a fare la stessa cosa con una immagine di un artista famoso, magari di un grande fotografo che ammiri.

Ti sei divertito? Divertita? Era tanto che non disegnavi?
E’ solo un piccolo ma divertente esperimento…

🙂

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