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No War

No War! – Copyright 2009 Pega

Ed eccomi a proporti un nuovo assignment fotografico per provare qualche scatto “a tema” nel weekend.
Se ogni tanto leggi questo blog sai che sono convinto che fotografare con in mente una piccola missione da svolgere sia un qualcosa di non soltanto divertente, ma anche capace di riflettersi in interessanti spunti creativi. C’è poi lo stimolo della condivisione con gli altri dei risultati di queste semplici missioni e per farlo non hai che da postare in un commento sotto il link al tuo album Flickr o a qualsiasi altra piattaforma di condivisione su cui avrai messo i tuoi scatti.

Il tema di oggi è una sfida che da sempre esiste in fotografia ed è uno dei fattori importanti che la rende così affascinante: la sfida di riportare le tre dimensioni della realtà sulle sole due dell’immagine fotografica.
Insomma il tema di questo weekend assignment è una delle chiavi dell’espressione artistica in fotografia: la profondità.

Puoi cercare di esprimere la profondità in vari modi, con l’inquadratura alla ricerca della prospettiva e delle vie di fuga, con un’opportuna scelta di soggetti, con il classico sfuocato, con l’uso della luce o un mix di tutti o parte di questi elementi.
L’idea di profondità e tridimensionalità è qualcosa che può rendere bellissima una fotografia.

Interpreta come più ti piace questo assignment, nel weekend prova a cercare l’effetto di profondità, fanne il protagonista di qualche tuo scatto e poi, se vuoi, mostraci il tuo lavoro. Condividere con tutti i lettori del blog è divertente e può portare a vedere la tua foto visitatori che la apprezzeranno.

Buon divertimento!

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Severity

Severity – © Copyright 2011 Pega

Non cestinare quella foto, a volte le immagini hanno bisogno di tempo.
Ci sono scatti che sul momento non ci soddisfano, sembrano insignificanti o addirittura brutti. Quasi non li prendiamo in considerazione quando scorriamo le immagini che escono dalla nostra macchina dopo un’occasione fotografica.
Eppure non bisogna cedere subito alla voglia di far pulizia.
Non dico di tenere tutto: ci sono foto oggettivamente sbagliate, sfuocate, mal composte o con l’esposizione sballata. Quelle sì, è inutile che le teniamo a prender posto, ma ce ne sono altre che solo dopo un po’, solo dopo che son rimaste un po’ lì “a candire”, siamo davvero in grado di valutare.
Sono foto che hanno bisogno di tempo. Magari ad un certo punto le vediamo, ci accorgiamo di loro, le stampiamo e le lasciamo ancora un po’ a maturare appese da una parte. Magari è proprio così che fioriscono, ci dicono come vogliono essere trattate, processate e stampate, magari tirando fuori qualcosa di anche molto diverso da ciò che si cercava al  momento dello scatto.
Mi diverte pensare che forse anche in fotografia, come in enologia, esista una sorta di processo di invecchiamento e successivo affinamento che lentamente porta a maturazione alcune opere, rendendole solo dopo un po’ di tempo, adatte ad essere apprezzate.
🙂

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Una passeggiata con gli amici

Una passeggiata con gli amici – © Copyright 2008 Pega

Obiettivi, flash, treppiedi ed aggeggi vari. Quanto di frequente capita di parlare con amici e colleghi di quali elementi siano i più indispensabili nella borsa del fotografo?
Sebbene non venga considerato molto spesso ce n’è uno che è forse il più importante, anche se non tutti se ne rendono conto. E’ l’accessorio (o forse sarebbe tecnicamente più corretto chiamarlo “il consumabile”) più prezioso per il fotografo: è il tempo.
C’è qualcuno fortunato che ne ha in abbondanza ma per tutti gli altri invece scarseggia. Il bello è che il tempo è qualcosa di intimamente legato alla fotografia perché è addirittura uno degli elementi di impostazione della foto stessa, pensaci bene.
Lo scatto ha proprio nel tempo di esposizione un parametro chiave che influisce direttamente non solo sull’immagine realizzata ma anche sull’atteggiamento del fotografo.
Cerco di spiegarmi meglio. Pensa a quanto è diverso scattare al volo una raffica da 1/1000 oppure piazzare il treppiede per una lunga esposizione, magari di minuti o ore con una macchina grande formato, una pinhole o la tua digitale con i filtri ND. Pensa all’importanza che ha il concetto del tempo nella fotografia di eventi che vanno colti con precisione e che magari non si ripeteranno facilmente.

Prendersi il tempo necessario è importante per il fotografo. Prepararsi, posizionarsi, comporre e scattare facendo attenzione ai dettagli, tutto questo anche quando poi l’esposizione dura solo una frazione di secondo.
E poi il tempo per valutare il proprio lavoro, per la postproduzione in camera oscura o digitale, il tempo per portare all’attenzione degli altri le proprie foto o anche il tempo necessario a raggiungere i luoghi o le persone che si vogliono fotografare.

Non so se avevi mai considerato il tempo come un accessorio o un prezioso consumabile in fotografia, ma a pensarci bene è proprio un po’ così.

🙂

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https://i0.wp.com/farm3.staticflickr.com/2491/4197592012_d4b4e3ca86.jpg

Winter vineyard – © Copyright 2009 Pega

Quale potrebbe essere mai il tema per il cinquantesimo weekend assignment?
Per qualcuno si tratterà solo di voltarsi e guardare dalla finestra, per altri uscire a far due passi. Certo è che non dovrebbe essere difficile trovare spunti che abbiano per soggetto la neve.
Per la tradizionale “missione fotografica” del fine settimana stavolta ti propongo qualcosa che in questi giorni, più di altre volte, è più o meno a disposizione di tutti.
Prova a seguire questa idea ed a scattare qualche foto nel weekend secondo un “assignment”, eseguendo una sorta di incarico. E’ un esercizio utile che stimola la creatività e può essere particolarmente divertente se poi, dopo aver fatto le tue foto, inserirai un commento con il link alle immagini che avrai realizzato, in modo da condividerle con gli altri lettori.

La neve è sempre una sfida, non solo per le situazioni a volte un po’ difficili e scomode in cui ci porta a fotografare, ma anche perché il suo candore mette in crisi l’esposimetro ed è un ottimo terreno su cui imparare a gestire al meglio la luce, nel tentativo di mantenere i dettagli e sfruttare la dinamica.
La neve è bella perché esalta i colori ma è anche affascinante se usata per il bianco e nero, sta al fotografo scegliere come sfruttarla al meglio.
In questi giorni dedica qualche tuo scatto alla neve e fanne il soggetto incontrastato di qualche tua fotografia.

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Penetrazione tecnologica

Penetrazione tecnologica – © Copyright 2010 Pega

In fotografia la macchina è semplicemente uno strumento, è soltanto il mezzo attraverso cui il fotografo fissa la sua visione.
Lo stesso vale per tutte le possibili tecnologie usate: analogico, digitale, grande o piccolo formato, istantanee, JPG, RAW, PC o MAC, obiettivi, flash ed altri mille accessori, sono solo strumenti… semplici utensili.
A volte ci focalizziamo un po’ troppo su attrezzatura ed aspetti tecnici e credo che prendere un po’ di distanza da questi sia una cosa importante per chi fotografa, perché ogni aspetto tecnico porta con sè dei vincoli creativi che possono limitare le nostre capacità ed intuizioni.
E così anche l’abbracciare in modo troppo selettivo un solo filone tecnologico è un limite da valutare con attenzione, perchè rischia di incanalare troppo la creatività.
Scegliere di fotografare solo in un certo formato, solo in analogico (o digitale), solo senza flash, solo senza postproduzione o secondo chissà quali mille altri “solo”, è alla fine un vincolo che si ritorce sul fotografo e sulla sua visione.
Aprirsi ad una molteplicità di strumenti a disposizione è un vantaggio che va sfruttato, cercando ovviamente di trovare la giusta misura ed imparando ad usare al meglio quelli che si scelgono, divertendosi anche di più.

Non autoimprigionarti in una tecnologia, perché come diceva qualcuno: “Se il tuo unico strumento è un martello, il mondo ti apparirà come un chiodo”.

   

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Walking on a texture

Walking on a texture - © Copyright 2009 Pega

Rieccoci a quella che, ormai da un bel pezzo, è una piccola tradizione: la “missione fotografica” del fine settimana.
Se ti piacei seguire queste idee e provare a scattare secondo un “assignment”, non esitare e dopo aver fatto le tue foto, inserisci un commento con il link alle immagini che avrai realizzato.

In questo weekend il tema è facilissimo: si tratta solo di focalizzarsi nel fare foto dall’alto.

Dall’alto tutto assume carattere diverso, la prospettiva cambia, si schiaccia. Dall’alto si è distaccati e si percepisce quel senso di vantaggio che la posizione assicura.
In questi giorni prova a dedicare qualche tuo scatto a soggetti ripresi dall’alto, oggetti o persone, scenari o piccoli dettagli.
Guardati intorno e scegli una posizione intressante da cui fotografare, sali e sistema la tua fotocamera. Dai piena importanza a questo aspetto del posizionamento e della scelta dell’inquadratura: il grande Paul Strand diceva “la scelta più importante che fa un fotografo è quella di dove piazzare il treppiede“.
Ebbene, applica questo insegnamento alla missione fotografica del fine settimana e… Buon divertimento.

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tv

TV memories - © Copyright 2010 Pega

Ti invito ad una sorta di esercizio, un piccolo esperimento.
Prenditi una mezz’ora di tempo tutto per te ed in questa mezz’ora prova a ripercorrere le fasi e le esperienze della tua passione fotografica attraverso le immagini da te create nel corso del tempo.
Guarda indietro, sfoglia le vecchie stampe, le cartelle sul pc o il tuo album online, ritrova le tue prime foto e studiale insieme alle successive. Racconta a te stesso la storia di quegli scatti, segui il flusso fino ad arrivare ad oggi.
Mezz’ora per ripercorrere le tappe della tua fotografia, quasi come un documentario, un tempo fisso e ben definito, per rivedere la tua produzione: ricca o scarna che sia.

Non avrai difficoltà a vedere il cambiamento, un’evoluzione nel tuo modo di fotografare.
Troverai banalità ed errori, ma anche piccoli gioiellini che non ricordavi. Troverai foto che forse oggi non faresti più, o qualcun’altra non più realizzabile oggi.

È un’esperienza interessante ed introspettiva, che se non hai già fatto ti invito a provare.

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Iphone sky

The best camera... © Copyright 2009 Pega

Basta alzare lo sguardo… ed è sempre lì, pronto a farsi immortalare.
Affascinante, fotogenico ed infinitamente mutevole, il cielo è stato fin dagli albori della fotografia un soggetto gettonatissimo, fonte di ispirazione per generazioni di fotografi.
Per questo weekend assignment il tema è quindi proprio questo : Il cielo.

Che si tratti di renderlo un dettaglio o l’elemento principale di una foto, prova a dedicare qualche scatto a questo soggetto così importante e disponibile. Sfruttalo all’alba o al tramonto, col sole o carico di nubi, il cielo è sempre spettacolare e sa regalare grandi immagini, addirittura anche di notte,

In questo fine settimana, se ti va, svolgi questo assignment realizzando qualche bella fotografia su questo tema.
Poi, come sempre propongo, pubblica in un commento a questo post il link alla tua foto.
Metti da parte la timidezza e non invare mail private, condividere con gli altri lettori è divertente e può portare a vedere la tua foto visitatori che la apprezzeranno.

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Sow

Sow - © Copyright 2011 Pega

Sow viene dal Senegal e il suo nome significa “persona saggia”, sta facendo il dottorato in storia della letteratura all’università di Parigi ma è in Italia che vive e lavora.
Il suo sogno è completare gli studi e poi tornare a Dakar per provare ad impegnarsi in politica e riuscire a cambiare il suo paese affrontandone i problemi dall’interno.
L’ho incontrato a Livorno, si guadagna da vivere vendendo manufatti sulla Terrazza Mascagni, luogo di questo scatto.

E’ un semplice ritratto senza tante pretese ma è proprio un tipo di fotografia che vorrei riuscire a fare di più.
Incontri una persona, stabilisci un contatto e chiedi se puoi fare una foto.
Tutto qua.

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Banked turn - © Copyright 2011 Pega

INNANZITUTTO BUON 2012!
Quasi come per tradizione mi ritrovo a scrivere il primo post dell’anno sulle idee ed i progetti fotografici che intendo “provare” a realizzare nel corso dei prossimi dodici mesi. E’ un piccolo stratagemma che ha come scopo, oltre a quello di condividere queste intenzioni, di aiutarmi a prendere un certo impegno per tutto il 2012, stimolandomi a portarlo a termine.
Dico subito che se vuoi provare a fare lo stesso ed accompagnarmi in questo esperimento, non hai che da scrivere anche tu, in un commento, quali sono i tuoi progetti fotografici per l’anno appena iniziato; potrebbe essere divertente trovarsi alla fine a vedere insieme che cosa abbiamo combinato o meno…

Dunque ecco qua: per quanto riguarda il 2012 fotografico tra le mie intenzioni c’è quella di realizzare alcune sequenze che ho deciso di intitolare “The indecisive moment project”, apertamente ispirate al lavoro di Duane Michals, il fotografo di cui parlavo in un recente post. Diciamo che vorrei riuscire a scattare almeno una sequenza al mese ma so che non mi sarà facile e considererò un buon risultato anche una produzione minore, specie se di qualità.
Credo che predeterminare una “quantità” desiderata per questi progetti fotografici sia molto importante per riuscire a costruire qualcosa di consistente ma è anche vero che non voglio trasformare tutto questo in un assillo. Del resto, come successo anche per progetti precedenti, sono tranquillamente soddisfatto anche con produzioni minori di quelle inizialmente dichiarate.

Un altro filone su cui vorrei insistere è quello degli holter fotografici. Lo scorso anno avevo iniziato il “Season Holter” , in cui mi prefissavo di realizzare un holter a stagione ma sono riuscito a produrne solo due e così ho deciso di trasformare il progetto in biennale e cercare di completarlo nel 2012 (furbo eh!).
Gli holter fotografici sono una serie di immagini fatte ad intervalli molto regolari (ad esempio una ogni mezz’ora) durante tutto l’arco di una giornata, proprio come accade con lo strumento diagnostico che porta lo stesso nome. Ne parlai in un vecchio post qui.

E poi c’è poi il blog, per me una costante fonte di soddisfazione e di sempre nuovi stimoli, grazie ai tanti contributi di visitatori e  partecipanti in continua crescita, ma ci sono anche le altre iniziative come gli Sharing Workshop  che continueranno a breve ed anche le varie serate e photowalk che intendo proporre ancora, come già fatto in passato.

Insomma anche quest’anno probabilmente troppa roba… 🙂 ma va bene così.

Ciao ed ancora auguri di un ottimo 2012!

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