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Posts Tagged ‘Toscana’

Light PaintingEd eccomi con un’altra idea balzana.
Ti va di fare una passeggiata fotografica notturna per Firenze con un tema fotografico da seguire?
Bene, allora ti aspetto Mercoledì 9 Marzo, ma non dimenticare di portare una lampadina tascabile perchè l’incontro sarà dedicato al light painting.

Il light painting è una tecnica che consiste nel creare giochi di luce spostando una piccola fonte luminosa durante una foto scattata con un lungo tempo di esposizione. Ci sono illustri esempi dell’uso di questa tecnica che puoi vedere descritta in questo video.
Noi potremo per esempio provare a disegnare contorni di luce a qualche interessante soggetto del centro storico Fiorentino o anche inventarci dei creativi e dinamici astratti. Ogni spunto è interessante da sperimentare. 

L’appuntamento è per le 21 in largo Annigoni.
Per chi volesse mangiare qualcosa di frugale insieme ci vediamo un’ora prima.

Se cel’hai porta un treppiede che sarà utilissimo.
Vieni, sarà divertente!

p.s. ringrazio chi vorrà confermare la propria partecipazione in un commento sotto o scrivendo a pegaphotography@gmail.com

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lego-digital-cameraSi tratta di un vero e proprio corso di “fotografia di base” in miniatura quello proposto da Photoexperience. E’ una iniziativa gratuita ed informale, dedicata a chiunque si trovi alle prime armi e voglia capire come utilizzare meglio la sua compatta o reflex digitale.

Il prossimo microcorso si svolgerà nell’arco della mattina di Sabato 12 Febbraio a Pistoia, sfruttando anche un semplice set con luci professionali che il team di Photoexperience ha deciso di mettere a disposizione.

Conosci qualcuno desideroso di avvicinarsi alla fotografia in modo semplice? Non mancare di farglielo sapere, anche inoltrando questo post o condividendo su facebook, ma alla svelta perchè l’iniziativa è a numero chiuso.
Per informazioni ed iscrizioni bisogna scrivere a info@photoexperience.it 

Io sarò presente all’evento come membro del team di Photoexperience e sarà un piacere offrire un caffè ai lettori del blog che volessero passare, magari anche solo per fare due scatti e sfruttare le luci dell’ottimo set fotografico installato per l’occasione. Se pensi di venire scrivimi a pegaphotography@gmail.com per avere tutti i dettagli.

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Pino Moscato

Pino Moscato

Tempo fa lo avevo intervistato ed ora ecco che se ne esce con un libro ed anche una mostra… in un colpo solo !
E’ Pino Moscato, amico e frequentatore di questo blog che mi racconta di come tutto sia nato da una semplice mail inviata circa un anno fa a La Mandragora, una casa editrice che si occupa di arte, contenente qualche link al suo album su Flickr…

Il frutto che ne è spuntato è un libro con relativa mostra che si intitolano : Firenze un viaggio nella bellezza.

La presentazione del volume e l’inaugurazione dell’esposizione fotografica saranno il 18 dicembre alle ore 18.00 presso Agora|z a Palazzo Strozzi a Firenze con la partecipazione di Luca Toschi e Roberto Maragliano.

La mostra sarà poi aperta al pubblico dal dal 19 dicembre al 23 gennaio.

Carrozze a piazza duomo

Carrozze a piazza duomo - © Copyright 2009 Pino Moscato

I proventi della vendita delle fotografie esposte o scelte a catalogo disponibile in sede saranno devoluti alla “fondation Jerome LeJeune”: fondazione riconosciuta di pubblica utilità per il superamento delle malattie genetiche dell’intelligenza (www.fondationlejeune.org)

E’ innegabile, la pubblicazione e l’esposizione sono tra le principali soddisfazioni che un fotografo può trarre dalla sua passione ed anche nel suo caso non si fa eccezione. E’ una forma di riconoscimento che Pino confessa di inseguire da anni e che probabilmente si merita anche per la grande passione con cui ha fotografato una Firenze di cui si è innamorato dopo esservicisi trasferito da Roma, creando immagini sempre particolari, spesso utilizzando la tecnica dell’HDR.

Via dei Calzaiuoli

Via dei Calzaiuoli - © Copyright 2009 Pino Moscato

Faccio tutti gli auguri di un grande successo a Pino che in questo momento mi dice di essere totalmente preso da quelle mille incombenze che precedono un impegno come questo : dalla scelta della carta fotografica e dei passpartout all’invio dei file… mantenendo però quelli che sono i soliti impegni della vita quotidiana.

Mi ha colpito una frase che ha usato in una mail, in cui paragona le sue sensazioni dell’avvicinarsi alla fatidica data del 18 dicembre a quelle di un matrimonio… con l’arte della fotografia.
Beh, Pino, cos’altro aggiungere… FELICITAZIONI !!!

🙂

E non è tutto.
Ecco anche un’anteprima di tutto questo in un breve video.

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coppie

A kiss in Santa Croce - © Copyright 2009 Pega

Che sia uno scatto rubato, come il mio qui, una foto posata in studio oppure una scena conviviale o chissà cos’altro, quello che voglio proporti oggi come assignment è un lavoro che abbia come soggetto la coppia.

Puoi scattare per strada o chiedere ai tuoi nonni o genitori di posare per te. Puoi farti un autoscatto con la compagna o il compagno, cercare di intrappolare nel fotogramma l’affetto di una vita o l’amore appena sbocciato.
Non ci sono limiti di genere, location, stile o messaggio.

Insomma, com’è ormai tradizione di questo blog ogni tanto mi permetto di sottoporre ai lettori un tema da provare a sviluppare nel fine settimana. L’idea è sempre la stessa : una specie di ”missione fotografica” che spinga ad approfondire un tema in modo creativo e divertente.
Dopo aver scattato ti invito poi a condividenre il risultato, proprio come già alcuni hanno fatto in precedenza, mettendo in un commento a questo articolo, il link al tuo album Flickr o a qualsiasi altra piattaforma di condivisione su cui avrai messo le tue immagini.

In questo weekend prova a cercare, notare e fotografare questo particolare soggetto.
Poi, se vuoi, condividi  con tutti i lettori del blog. Sarà divertente e potrà portare a vedere la tua foto visitatori che la apprezzeranno.

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Clicca qui per visualizzare l’elenco di tutti i Weekend Assignment precedentemente proposti.

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Photoexperience In rete si possono trovare molte iniziative dedicate a chi è appassionato di fotografia, ma quella di cui vorrei parlare oggi mi ha colpito per un approccio particolare e diverso dal solito.

Si tratta di Photoexperience, un’idea di un piccolo gruppo di fotografi toscani nata per creare eventi a metà tra un workshop ed un percorso turistico, aperti ad appassionati di fotografia di qualsiasi livello.

Ho avuto il piacere di incontrare e fare qualche domanda ad Andrea Sbisà che svolge il ruolo di art director in Photoexperience ed ecco cosa mi ha detto.

Ciao Andrea. Prima di tutto ci racconti un po’ cos’è Photoexperience ?
Tutto è nato circa un anno fa quando ci siamo trovati con un paio di amici fotografi a parlare di quanto fossero state divertenti alcune occasioni in cui avevamo provato a ripercorrere le orme di qualche personaggio famoso, o ricercato le ambientazioni di importanti opere cinematografiche. Nacque quindi l’idea di provare ad organizzare meglio la cosa per renderla fruibile anche ad altre persone e così abbiamo iniziato a proporre dei workshop a tema, dove la passione per la fotografia si fonde con l’esperienza di immergersi in storie e location affascinanti in Toscana.

Windows light - © Copyright 2010 Andrea Sbisà

Gli eventi Photoexperience si svolgono tutti in Toscana ?
Per il momento si. La Toscana è ricca di spunti fotografici, di storia e scenari spettacolari, spesso utilizzati nel cinema, piuttosto che in romanzi. E’ una regione in cui ovunque si può scovare un soggetto fotografico straordinario, e che tuttora nasconde aneddoti e personaggi tutti da scoprire: del resto anche nel più piccolo paese è facile trovare orme di qualche figura che ha scritto una pagina di storia.
Se poi interessano in particolare i periodi del medioevo o del rinascimento, la Toscana è proprio il posto giusto per fotografarne i segni e le opere. A tutto questo si aggiunge la possibilità di trovare sempre una struttura ricettiva che funzioni da base per le nostre “missioni” e che permetta di completare “l’esperienza”  anche da un punto di vista del relax, e perché no, della gastronomia.
Non è detto che in futuro si possano andare a scoprire anche altre regioni ma per il momento crediamo che la Toscana sia la meta più adatta per il tipo di progetto che vogliamo far sperimentare.

Quindi oltre ad un workshop fotografico è proprio un’esperienza a contatto con la storia?
Si eccome. A volte l’esperienza è un vero e proprio “inseguire” un personaggio e le sue gesta, magari muovendosi attraverso il territorio in quelli che furono i luoghi importanti per la sua storia.
E’ un’esperienza appunto, che cerchiamo di arricchire portando ai nostri ospiti informazioni ed anche qualche piccola sorpresa.

Che durata hanno questè “fotoesperienze” ?
In genere gli eventi Photoexperience si svolgono nei week end, quindi iniziando il sabato sera e concludendosi nel pomeriggio della domenica. Abbiamo comunque realizzato anche eventi di una sola giornata, molto simili ad un workshop fotografico a tema.

Time traveller - © Copyright 2010 Andrea Sbisà

Ci puoi descrivere come si svolge in genere uno di questi eventi ?
Ci troviamo il sabato direttamente presso la struttura ricettiva che ci accoglie, in genere un agriturismo. Qui, dopo le presentazioni ed una buona cena, iniziamo con una serata che serve per introdurre l’attività dei giorni successivi, e fare conoscenza con i partecipanti..
La domenica è interamente dedicata allo svolgimento dell’esperienza fotografica che, a seconda della Photoexperience in programma, può svilupparsi in un’unica o più location.
Una meritata pausa nel mezzo della giornata permette, oltre al godimento di qualche pietanza locale, anche una verifica del lavoro svolto, e se richiesto, anche qualche approfondimento tecnico.

Come ci si iscrive ?
Ogni informazione è a disposizione sul sito www.photoexperience.it. Iscriversi è semplice: basta inviare una mail a info@photoexperience.it per indicare il numero di partecipanti ed a quale evento si vuole aderire. Non dimenticate di aggiungere un recapito per poter essere ricontattati. I costi in genere includono la sistemazione e prevedono anche quote differenziate tra fotografi ed eventuali accompagnatori.

Devo dire che la curiosità che mette questa iniziativa è notevole. Ma ci dici anche qualcosa su di te e gli altri componenti di Photoexperience ?
Il progetto di Photoexperience coniuga la mia passione per la fotografia e per i viaggi. Da esperienze personali, mi sono trovato più di una volta a cercare delle chiavi di lettura diverse del nostro territorio, scoprendo che questa ricerca regala emozioni e piacevoli sorprese. E’ stato naturale cercare di coinvolgere altri appassionati di fotografia, alla scoperta di questi ‘sentieri’.
Trovare un tema, un filo conduttore, una traccia che ci faccia vedere e scoprire la nostra Toscana in modo piacevole e stimolante, è una bella sfida.
La partenza del  progetto è stata possibile solo grazie alla collaborazione con altri amici fotografi, che per esperienze e caratteristiche personali, hanno dato completezza allo staff.

Facing elephant - © Copyright 2010 Andrea Sbisà

Ci racconti un po’ della tua storia fotografica ?
La mia storia è quella del fotoamatore appassionato, quale sono da anni.
Ho cominciato da giovanissimo a fotografare con le prime macchinette automatiche, fino ad approdare nei primi anni novanta al mondo delle reflex, e poi alla rivoluzione del digitale.
Questa mia passione mi ha portato negli anni a frequentare workshop, conoscere noti fotografi, nonché cercare di portare avanti una ricerca personale continua della bellezza nascosta nelle cose e nelle persone.
La fotografia consente di attraversare un percorso continuo di crescita, di sperimentazione e miglioramento. Sarà per questo che la passione è così grande, perché il viaggio non ha mai fine!

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Grazie ad Andrea, del quale segnalo il notevole sito personale www.andreasbisa.it ed anche lo splendido album su Flickr.
Personalmente sono molto incuriosito da questa iniziativa Photoexperience e credo che mi spingerò a sperimentarla in prima persona, per poi riparlarne ancora qui sul blog.

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trio

Trio - © Copyright 2010 Pega

Si è svolto tra il 29 Ottobre ed il 01 novembre il Lucca Comics and Games , un evento che ha invaso la città toscana con una spettacolare moltidudine di appassionati provenienti da tutta Italia.

Tra questi erano molto numerosi i cosplayer, che giravano per le strade ed i bastioni  sfoggiando i loro splendidi e colorati costumi.
Sembravano materializati direttamente dalle dimensioni parallele a cui appartengono i loro personaggi : fumetti, videogiochi, fantasy, saghe cinematigrafiche e televisive, un universo culturale quasi sconfinato, fatto di immaginario, fantasia, divertimento e condivisione.

Avevo deciso di andare a dare un’occhiata di persona, dopo averne parlato con Trymanit  , scoprendo che questo appuntamento di Lucca è forse il più importante tra quelli che si svolgono ogni anno in Italia ed è un’occasione fotografica notevole, anche per chi non conosce bene il genere e non sempre afferra il significato di qualche personaggio o dei raffinati dettagli curati con grande passione.

Cosplay beauty

Cosplay beauty - © Copyright 2010 Pega

I cosplayer sono generalmente i creatori dei loro stessi costumi, felicissimi di farsi fotografare, sempre entusiasti e disponibili per mettersi in posa secondo quello che è lo stile del personaggio che incarnano.
Devo dire che sono veramente instancabili, visto anche il discreto numero di fotografi che incrocia per le strade di Lucca per questo evento.

yellow lady

Yellow Lady - © Copyright 2010 Pega

Purtroppo in questi giorni il meteo non si è rivelato dei migliori per una manifestazione del genere e la pioggia ha creato qualche inghippo ma nonostante questo solo pochi cosplayer si sono fatti intimidire e le strade erano comunque decisamente affollate.
Devo dire che mi è piaciuta molto l’atmosfera che si respira, un’aria  festosa dove tutti sembrano conoscersi, o almeno riconoscere i rispettivi personaggi, facendo immancabilmente amicizia e contribuendo a fare di questo evento un’esperienza decisamente affascinante.
Davvero bello.
Arrivederci al Lucca Comics & Games 2011 !!

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cosplay

© Copyright 2010 Trymanit

Il Cosplay è un fenomeno culturale che ha avuto origine in Giappone e su Wikipedia viene definita come “la pratica dell’indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire”.
I personaggi sono spesso scelti dal mondo dei manga o delle anime giapponesi, ma anche dai videogiochi, le band musicali, i giochi di ruolo, il cinema o la TV.

Alcuni fotografi stanno seguendo con interesse questo settore avendone intuito le potenzialità creative, specie in occasione degli eventi che in Italia si susseguono ed in qualche caso rappresentano un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati come ad esempio il Lucca Comics and Games che si svolge a Lucca in autunno.

Conosco vari fotografi che seguono il cosplay e tra questi c’è Trymanit, una vecchia conoscenza di questo blog, al quale ho rivolto un paio di domande sull’argomento.

Alessandro che tipo di scatti cerchi di fare quando fotografi i cosplayers ?
Al cosplayer piace moltissmo farsi fotografare, io la foto la interpreto come una specie di riconoscimento nei suoi confronti, del lavoro che ha fatto preparando con attenzione il costume (che tipicamente i Cosplayers non acquistano già fatti ma realizzano interamente in proprio, accessori compresi. N.d.r).
Quando chiedi a un Cosplayer se vuole farsi fotografare, questi si posizionerà la maggior parte delle volte, in una posa attinente al personaggio.

Quindi è il soggetto che decide la posa, se poi saranno una serie di foto, cerco di far si che le caratteristiche del cosplayer si amalghino bene con il personaggio che interpreta e l’ambiente che ci circonda. Evito di fare come alcuni fotografi che vogliono imporre la propria volontà nei confronti del soggetto, questo tra l’altro è il mio modo di intendere il ritratto in senso generale, anche quando fotografo persone non cosplayer.
La fotografia del resto non mente… quando una posa è forzata, quando tra fotografo e fotografato non c’è sintonia, nella fotografia questo si vedrà.

Come hai iniziato a fotografare i cosplayer ?
Alla base del mio interesse per questo genere c’è senz’altro la mia passione per i videogiochi, la cinematografia di fantascienza ed il Fantasy.
E’ con il Fantasy che ho iniziato a fotografare i Cosplay, nell’edizione della Festa Dell’Unicorno del 2009 a Vinci, una festa con un indirizzo prevalentemente Fantasy con al suo interno ospitato anche un’evento Cosplay.
Sono stato letteralmente rapito dal fascino di questi ragazzi che con dedizione e sacrificio indossavano i loro costumi, dalle rappresentazioni che portavano sul palco… successivamente sono andato a Lucca Comics e da li un susseguirsi di contatti.

cosplay 2

Copyright 2010 Trymanit

Come trovi i tuoi soggetti e che rapporto/dialogo si sviluppa con loro ?
Per i contatti un grande aiuto viene dai social network, Facebook su tutti. Postando le foto dei cosplayer, i tag e le conseguenti richieste di amicizia fanno si che si instaurino dei rapporti, il tutto nell’ambito del comune denominatore: il Cosplay, quindi, vieni a conoscienza degli eventi, richieste di foto, chiedere la disponibilità a foto fuori dagli eventi.

Che consigli ti sentiresti di dare a chi vuol provare questo genere di fotografia ?
Mi piacerebbe che chi si avvicina a questo mondo lo facesse semplicemente pensando che quello che stà vedendo non è una carnevalata. La passione, la dedizione con cui questi ragazzi portano avanti la loro passione è ammirevole, la pignoleria con la quale cercano la verosomiglianza con il personaggio cercando le stoffe, gli accessori, il taglio e il cucito per poi finire il giorno dell’evento, dove li vedi lì…tutti tesi che provano la scenetta sia che siano da soli, sia che facciano parte di un gruppo.
Quindi in sintesi la parola giusta è Rispetto. Gli chiedi una foto e vedi, almeno che non stiano salendo sul palco, che gli si illuminerà lo sguardo accompagnato da un sorriso e si metteranno in posa. La maggior parte sanno già quale posa assumere per il loro personaggio, ma possono anche capitare cosplayer meno smaliziatoi che con fare impacciato chiedono come mettersi.
Secondo me è importante valorizzare con la foto il lavoro che hanno fatto, il risalto dei particolari.

Quali sono le migliori occasioni e luoghi per fotografare i cosplayers?
Le migliori occasioni per fotografarli è durante gli eventi che durante l’anno si svolgono. Il più importante in assoluto è il Lucca Comics che si svolgerà l’utima settimana di ottobre.

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Grazie a Trymanit per la preziosa colaborazione ed appuntamento a Lucca con tutti coloro che volessero sperimentare questo interessante “filone”.

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Claudia, una lettrice del blog, mi ha chiesto di parlare di una sua foto.
Lo ha fatto in risposta ad un mio recente post sulla fotodegustazione, una discutibile definizione che ho dato dell’atteggiamento di osservazione ed analisi che si può provare ad assumere per apprezzare in maniera più profonda le fotografie, evitando di guardarle in modo troppo rapido e superficiale.
Non si tratta quindi di critica, ma di un modo per avvicinarsi all’opera che si osserva.

L’idea di farlo con immagini che mi vengono sottoposte dai lettori del blog è una cosa stimolante ma anche impegntiva, specie in questo primo caso. Comunque, visto che le sfide mi affascinano, ecco che ci provo.

La foto in oggetto si intitola Malinconia

Malinconia
Malinconia – © Copyright 2008 Mäuschen

Santa Brigida, la saracinesca chiusa, da più di dieci anni oramai, è quella del ristorante che gestiva la mia famiglia.
Lì ci ho vissuto, sono cresciuta scorrazzando per i campi ed i boschi mentre i miei lavoravano…e quando avevano un po’ di respiro si sedevano fuori.
Su quella pietra si sedeva il babbo.
Quella pietra però è ancora lì…solo quella.

Si intuisce subito che non è facile parlare di questa fotografia, ma quello che mi viene da dire per prima cosa è che si tratta di uno scatto dalla forte carica emotiva. Una carica che però è possibile percepire bene solo aggiungendo all’immagine anche l’intensità del testo che la accompagna, esattamente come per quella delle tre donne del Guatemala di cui parlavo.
Anche questo è un esempio che tende a consolidare la mia convinzione sull’importanza delle parole in fotografia e sul fatto che, dove necessario, queste siano sempre da associare all’immagine perchè possono contribuire molto al significato di un’opera.

La struttura è incentrata sulla pietra, posta centralmente nell’inquadratura ma non proprio perfettamente a mezza altezza, quasi come se la fotografa avesse deciso di lasciare lo spazio per permetterci di immaginare seduta sopra la figura del padre.
E’ una pietra dalla forma e colore strani. Appare come levigata nella sua parte centrale ed ha una struttura che ricorda molto quella delle bitte, gli oggetti un tempo in pietra ed oggi in metallo a cui si fissano le cime che ormeggiano le navi nei porti. 
Probabilmente, come per altre considerazioni che sto facendo, si tratta di una mia postproiezione, ma questa somiglianza con una bitta mi ha fatto immaginare che a questo oggetto la fotografa è invisibilmente legata. La pietra su cui si sedeva il babbo è un vecchio ormeggio sicuro che, nonostante la malinconia e gli anni, rimane nel tempo.

Sulla sinistra c’è la saracinesca chiusa, con i gradini che portano nel locale oggetto di tanti ricordi.
Gli scalini, ma anche il bandone stesso appaiono curati e puliti, come se si trattasse solo di una chiusura domenicale. Sul pavimento accanto sono invece presenti piccoli sassi e detriti, che sembrano rappresentare i segni di un lungo abbandono. Questo contrasto tra gli scalini ed il pavimento è un dettaglio che, se notato, colpisce divenendo un elemento in grado di trasmettere una particolare inquietudine.

Un altro aspetto di cui vorrei parlare è l’angolo di inquadratura.
La foto appare come scattata da una normale posizione in piedi. Non so se Claudia abbia realizzato solo questa foto o anche chissà quali altre da diverse angolazioni, ma questa è quella che abbiamo. La scena è ripresa da un’altezza che non è quella della bambina che era ai tempi del ristorante. Si sarebbe potuta abbassare, inginocchiare, ma ora è cresciuta, le cose vengono viste da un’altra prospettiva.
C’è un’adulta dietro la macchina fotografica, una persona che ricorda con amore e malinconia quegli anni ormai lontani ma lo fa con la consapevolezza di aver saputo andare avanti.

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Vorrei invitare chi legge questo mio tentativo di analisi ad intervenire ed aggiunere il suo pensiero se lo desidera. Provare ad approfondire l’osservazione di questa foto non è stato un compito facile, sia per il tema, sia perchè non mi reputo particolarmente abile nel farlo.
Credo comunque che lo spirito di sfida e condivisione che mi spinge a far vivere questo blog non mi concedesse di sottrarmi alla proposta di Claudia e così è andata, anzi credo che mi presterò volentieri a proseguire in futuro con altre fotografie che i lettori vorranno sottoporre.

Ti piacerebbe vedere “fotodegustata” una tua foto ?
Bene, scrivi a pegaphotography@gmail.com allegando una tua fotografia o il link ad una immagine di tua produzione che vorresti essere pubblicata e analizzata qui.
La posterò volentieri con un mio tentativo di degustazione aperto ai contributi di chi vorrà partecipare con commenti ed osservazioni.

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Alone in the rain
Alone in the rain – Copyright 2008 Pega

Le previsioni per questo weekend non dicono niente di buono…
E’ comunque sabato e dato che è qualche tempo che non te lo propongo, rieccomi con l’idea di un assignment da sviluppare nel fine settimana.

Come al solito l’idea è quella di provare qualche scatto “a tema” perchè sono convinto che fotografare con in mente una piccola missione sia divertente e stimolante.

La condivisione con gli altri dei risultati di queste semplici missioni è poi un ulteriore passo che ti invito a fare. Basta che inserisci in un commento a questo post, il link al tuo album Flickr o a qualsiasi altro sito in cui avrai messo i tuoi scatti.

Dunque il tema di oggi è semplicissimo ed anche particolarmente adatto alle previsioni meteorologiche di cui parlavo all’inizio.
Si tratta di fotografare : la pioggia.

L’idea non è solo di creare immagini di acqua che cade, ma di carpire nella foto le storie, le emozioni o le sensazioni che la pioggia porta con se.
E’ un assignment molto libero, che puoi interpretare come preferisci, l’importante è che la pioggia si un elemento cardine dello scatto.

Lo so che qualcuno preferirà rimanere a casa al calduccio ma credimi, il maltempo è in realtà un’opportunità fotografica. Esci a scattare anche se piove, non te ne pentirai.

E poi condividere con tutti i lettori del blog è divertente e può portare a vedere la tua foto visitatori che la apprezzeranno.

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Clicca qui per visualizzare l’elenco di tutti i Weekend Assignment precedentemente proposti.

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Florence Photowalkers 2010

Florence Photowalkers 2010 – By Pega

Voglio ringraziare calorosamente tutti i partecipanti alla Firenze Photowalk di Sabato 24 Luglio 2010 che ho avuto il piacere di condurre come leader (detto anche “lider” 🙂 ).
E’ stata una piacevole passeggiata in compagnia di un bel numero di amici accomunati dalla passione per la fotografia e la voglia di divertirsi insieme girellando per la città in cerca di qualche scatto memorabile…

Eravamo solo una delle oltre mille photowalk che si sono svolte nell’ambito dell’iniziativa “Scott Kelby’s Worldwidw Photowalk” che rappresenta il più grande evento al mondo della cosiddetta “fotografia sociale”.

Per la precisione ieri si sono svolte passeggiate fotografiche in ben 1.1111 città in tutti e cinque i continenti con la partecipazione di oltre trentatremila fotografi di qualunque tipo e livello, che si sono divertiti ed hanno socializzato ed imparanto gli uni dagli altri.

Ma non è finita qui.
Da oggi tutti i partecipanti registrati possono inserire una loro foto sul sito della Photowalk di Firenze e partecipare ad un contest dove come “lider” avrò l’onore e l’onere di scegliere la mia preferita ed aggiudicare un piccolo premio al vincitore o alla vincitrice, ma sopratutto farlo accedere alla fase mondiale del contest, dove i giudici saranno ben più qualificati e con in palio interessanti premi messi a disposizione dagli sponsor della manifestazione.

Ho infine aperto un apposito gruppo su Flickr in cui tutti i partecipanti alla photowalk potranno postare tutte le foto che hanno realizzato e che vorranno condividere.
Raccomando, anche a chi non ha partecipato, una visita approfondita a questo pool perchè ci sono foto veramente niente male!

Bene. E’ tutto.
Alla prossima FLORENCE PHOTOWALK 2011!!!

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