Il light painting è divertente, l’ho potuto sperimentare varie volte in prima persona. C’è però un’applicazione di questa tecnica che può essere considerata una frontiera tutta da esplorare: l’animazione.
In rete ho trovato alcuni esempi di cosa si può fare creando sequenze animate basate sul light painting. Si tratta in genere di brevi video realizzati in modo amatoriale e sono rimasto sorpreso dell’assenza di opere più lunghe e complesse, forse semplicemente non le ho trovate o forse siamo solo all’inizio di un possibile nuovo filone creativo ancora inesplorato.
Fare un’animazione con il light painting non è banale ed in ogni caso si tratta di mettersi d’impegno e pianificare una lunga serie di esposizioni finalizzate a creare un video in stop motion.
Sarebbe da provare ma temo sia molto più facile a dirsi…
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Posts Tagged ‘progetto’
Light painting animato
Posted in Culture, Technique, video, tagged fotografia, light, Movie, painting, pazienza, progetto, Stop motion, tecnica, video on 17/10/2014| 4 Comments »
Nude Portraits
Posted in Culture, People, Photography portraits, tagged nudo, progetto, rapporto, reazione, relazione, ritratto, svantaggio on 03/09/2014| 5 Comments »
Non vedi alcun nudo? Guarda bene.
In questa foto in realtà il nudo c’è, ma è solo negli occhi e nella reazione della ragazza ritratta. Il nudo è il fotografo.
La creatività è anche, e sopratutto, pensare fuori dagli schemi. E’ così che Trevor Christensen ha impostato il suo progetto Nude Portraits girando la frittata e focalizzandosi su soggetti vestiti, posti di fronte ad un fotografo che si presenta nudo come un bebè.
Trevor descrive questo suo esperimento come un tentativo di esplorare il rapporto che si sviluppa tra fotografo e persona fotografata dove, almeno nel ritratto classico, la seconda tende a sentirsi in una posizione svantaggiata.
Christensen ribalta la situazione: prima informa accuratamente i soggetti descrivendo il suo progetto, in modo che la reazione non sia di pura sorpresa, poi procede presentandosi completamente nudo, armato solo di macchina fotografica.
I suoi ritratti vanno alla ricerca di quell’espressione che, per qualche prezioso istante, le persone mostrano in questa situazione.
Per il momento Trevor ha sviluppato il suo progetto solo con fidanzate, amici e parenti, ma l’obiettivo più ambizioso che dichiara sul sito, è passare ad una fase pubblica.
Genio, esibizionista o entrambe le cose, Trevor Christensen è davvero forte 🙂
Le banane di Weston
Posted in Black and White, Culture, History of photography, Nature, tagged banana, fotografia, frutta, mille, progetto, Weston on 26/08/2014| 6 Comments »

Bananas – Copyright 1930, Edward Weston
Tutti conoscono “Peperone numero trenta“, uno dei capolavori del grande Edward Weston, ma chi ricorda le sue banane?
È un po’ strano che alcune scelte vegetali del grande fotografo americano abbiano goduto di molta più popolarità di altre, eppure è così. Weston si appassionò al filone ortofrutticolo negli anni trenta e lavorò molto a questi soggetti, i numeri che accompagnano le opere parlano chiaro: il peperone passato alla storia era il trentesimo tentativo, le banane si fermarono a diciotto, chissà perché.
Va bene, la banana è più equivoca, forse anche meno fotogenica, eppure è un frutto che vanta una interessante molteplicità di caratteristiche metaforiche, tanto da renderla da sempre protagonista di idee e progetti creativi di molti artisti.
La banana è insomma un bel soggetto che, proprio come la Fotografia, necessita di essere studiato ed approfondito (sbucciato) per poter essere gustato a dovere: un piccolo sforzo per poterne assaporare la vera essenza.
Le analogie non finiscono qui e questo frutto ci ricorda poi che è importante la conservazione in luogo fresco ed asciutto (consiglio particolarmente valido per gli analogici) ed è anche buona norma fare attenzione alle estremità che, come il bianco ed il nero assoluti di un’immagine fotografica, in genere vengono tagliati ed è meglio non farci troppo affidamento.
Ci sono sicuramente un sacco di altre fantasiose relazioni metaforiche tra la banana e la Fotografia, come del resto si potrebbero trovare anche con altri frutti o oggetti. Alla fine è solo un piccolo e divertente esercizio che può aiutare a stimolare la nostra creatività, se vuoi puoi darmi anche tu qualche altro suggerimento scrivendolo in un commento.
Per oggi mi fermo qui. Mi sono appena accorto che questo è il millesimo post. Niente male per un blog che parla di frutta 😀 😀 😀
Vuoi farti fotodegustare?
Posted in Culture, tagged analisi, arte, creatività, Degustare, fotodegustazione, fotografia, phototasting, Polaroid, progetto, project, sapori, sensazioni, tentativo, vino on 25/06/2014| 1 Comment »

The Red Flag (IPholaroid project) – © Copyright 2010 Pega
In più occasioni mi è capitato di parlare di ciò che chiamo “degustazione fotografica”.
L’osservazione approfondita di un’immagine intesa come opera creativa ha varie definizioni, quella più tradizionale, chiamata comunemente “lettura” è ciò che viene proposto ed insegnato più classicamente. La lettura fotografica è una vera e propria disciplina da imparare, acquisire e perfezionare attraverso un proprio percorso critico da osservatore.
La degustazione di cui parlo sopra è, a dire il vero, qualcosa di simile alla lettura, ma io la definisco una “deviazione”, un modo più rilassato, informale e meno accademico di osservare un’opera fotografica, più alla ricerca di sensazioni libere e proiezioni personali proprie. Non si tratta quindi di un esercizio volto solo alla lettura critica dell’opera dell’autore ma piuttosto un modo per gustare una fotografia facendo emergere emozioni personali e pensieri paralleli, un po’ come si vanno a cercare aromi esotici ed apparentemente slegati in un sorso di buon vino.
Già in passato mi è capitato di pubblicare esempi di questo processo, anche applicati a foto di lettori del blog. Oggi ti ripropongo questo esperimento.
Vuoi farti degustare? Ti piacerebbe vedere “fotodegustata” una tua immagine?
Bene, inviami una tua opera fotografica o il link alla stessa scrivendo a pegaphotography@gmail.com, la pubblicherò volentieri con un mio tentativo di degustazione aperto ai contributi di chi vorrà partecipare con commenti ed osservazioni.
Ti piace l’idea? Coraggio ti aspetto.
🙂
Weekend assignment #108: assenza
Posted in Culture, tagged Assegnato, Assenza, assignment, fotografia, osservatore, pega, progetto, proiezione, tradizione, weekend on 24/05/2014| 12 Comments »
Chissà se lo troverai facile o difficile il tema che ti propongo per questo fine settimana. L’idea nasce direttamente da un piccolo progetto fotografico a cui sto lavorando da qualche tempo, dedicato appunto al concetto di assenza.
Fotografare l’assenza è fotografare ciò che non c’è, una sorta di contraddizione in termini, un esercizio finalizzato a creare qualcosa che deve far nascere nell’osservatore una sensazione di mancanza, di vuoto, di attesa.
Non voglio influenzarti troppo con le mie considerazioni personali e con lo spirito del mio progetto fotografico, vorrei piuttosto provare solo a darti questo spunto e lasciarti completa libertà di sviluppo.
In questo fine settimana prova insomma a fotografare l’assenza. Fanne il concetto di fondo di qualche tuo scatto. Poi, come al solito, di propongo di condividere la foto mettendone, se ti va, il link in un commento qui sotto.
E buon fine settimana!
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Clicca qui per visualizzare l’elenco di tutti i Weekend Assignment precedentemente proposti.
L’avventura del pinografo ciclista
Posted in Culture, People, Technique, tagged bicicletta, Capo nord, crowdfunding, pinhole, progetto, Roma, stenopeico, viaggio on 04/05/2014| 2 Comments »
Luca Baldassari è un fotografo italiano che ha in testa un bel viaggio fotografico: andare in cento giorni da Roma a Capo Nord in bicicletta, portando con sè una fotocamera stenopeica autocostruita.
Ha inserito il suo progetto “un foro stenopeico a Capo Nord” su Indiegogo, una delle più efficaci piattaforme di crowdfunding, ed ora sta raccogliendo una parte dei fondi necessari che si sommano alla base autofinanziata.
Trovo l’idea davvero affascinante, un approccio romantico in cui la lentezza della fotografia con la macchina a foro stenopeico si sposa perfettamente con quella della bicicletta.
Ecco un breve estratto dalla sua descrizione del progetto di viaggio:
“Ho deciso di partire in bicicletta perché come il foro stenopeico mi aiuta a rallentare, a cercare i miei tempi, e rallentando vedo meglio le cose e mi sento più a contatto con il percorso che sto facendo a percepirne meglio la bellezza. Mi offre la possibilità di fermarmi quando voglio per scattare una foto o per fare amicizia con le persone che incontro lungo la strada, magari per scambiarci solo un cenno di saluto. Sono dell’idea che la lentezza deliberata mi aiuti a trovare una connessione/collegamento con quello che sto facendo/cercando e mi faccia vedere/fotografare in modo diverso i luoghi che attraverso.”
Mi piace proprio questo spirito e così ho deciso di dare un mio piccolo aiuto a Luca al quale faccio un caldo “in bocca al lupo!”
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Weekend assignment #106 : tramonto
Posted in Culture, Nature, tagged arte, Assegnato, assignment, attiva, azione, creatività, creazione, fotografia, pega, pensiero, progetto, tramonto on 26/04/2014| 5 Comments »
Che ci vuole a fotografare il tramonto?
Beh, intanto bisogna essere con una macchina fotografica in mano al momento in cui tramonta il sole; magari trovarsi in un posto giusto.
Può sembrare una banalità ma parte da qui l’idea della fotografia attiva, quella che si presuppone scaturire da un’idea del fotografo in quanto “creativo che vuole realizzare un’immagine”. Fotografia artistica insomma, indipendentemente dalla qualità dei risultati che si ottengono.
Certo che può anche capitare di trovarsi davanti ad un bel tramonto e decidere per caso di fare una foto, ma converrai con me che si tratta di due cose ben distinte. Il risultato potrebbe anche essere molto simile ma per il fotografo si tratta di esperienze completamente diverse. Due approcci opposti.
Il weekend assignment è pensato proprio per spingerti ad esplorare la fotografia attiva, un terreno che per molti fotoamatori non è abituale mentre è pane quotidiano per i professionisti ed anche per gli artisti.
In questo fine settimana tieni d’occhio l’orologio e, al tramonto, riservati qualche momento per sfruttare la magnifica luce di quegli istanti. Se proprio vuoi non è necessario che sia esattamente il tramonto stesso il soggetto della tua foto, potrebbe essere anche un panorama, uno scorcio architettonico o perché no, il volto di una persona. L’importante è partire dall’idea di fotografare il tramonto.
Nello spirito del weekend assignment ti invito poi ad aggiungere, in un commento, il link all’immagine che avrai realizzato. E’ interessante condividere le proprie foto con gli altri lettori del blog.
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Il progetto Stenopes
Posted in Architecture, Culture, People, Technique, video, tagged appartamento, arte, camera oscura, foro, idea, luogo, Parigi, progetto, stanza, stenopeico on 25/03/2014| 10 Comments »

La stanza viene completamente oscurata. Non un filo di luce deve passare se non quella che si insinua da un piccolo foro circolare lasciato aperto in corrispondenza di una finestra. La proiezione riempie l’interno, ricreando l’immagine rovesciata di ciò che c’è fuori.
È dal semplice concetto di camera oscura che nasce Stenopes, il progetto di Romain Alary ed Antoine Levi che, integrando questa antica esperienza con le moderne tecniche del time lapse, realizzano brevi video all’interno di ambienti trasformati in gigantesche fotocamere stenopeiche.
I due hanno iniziato circa due anni fa nella loro cucina, spostandosi poi in diversi luoghi tra cui Parigi, dove hanno realizzato il video qui sotto.
Romain ed Antoine sono continuamente alla ricerca di location interessanti per il loro progetto. Se pensi di voler mettere a loro disposizione una stanza che si affaccia su un bel panorama, clicca qui per contattarli.
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La Pinolaroid!
Posted in Closeups, Culture, Technique, tagged autocostruita, foro, istantanea, pega, pinhole, Pinolaroid, progetto, stenopeica on 25/11/2013| 6 Comments »

Pinolaroid – © Copyright 2013, Pega
L’idea era di cercare una sorta di sintesi tra la semplicità della fotografia stenopeica e l’immediatezza di quella istantanea. Nasce così un aggeggio che avevo in mente da un po’ di tempo: la Pinolaroid.
La Pinolaroid non è altro che una fotocamera pinhole montata su un dorso Polaroid a strappo, quindi utilizzabile con pellicole Fuji serie FP.
Non ci sono complicazioni particolari: il foro l’ho fatto bucando un pezzetto di alluminio ricavato da una lattina (esattamente come per la Pinola), mentre il corpo macchina è costituito da una scatola in legno trovata all’Ikea.
Per il momento non c’è otturatore. Il dorso Polaroid, reperito su Ebay, è dotato di una paratia mobile di protezione del fotogramma e, dato che le esposizioni con questa rudimentale fotocamera sono quasi sempre piuttosto lunghe (con un foro di 0.6mm risulta un diaframma f/67), sfilare e reinfilare la paratia non è un problema.
La Pinolaroid non è dotata di mirino, così per aiutare il posizionamento ho messo una piccola livella a bolla e l’indispensabile dado per l’attacco al treppiede. Ho poi aggiunto un porta filtri per poterla utilizzare con filtri Neutral Density, molto utili quando le condizioni di maggiore luminosità porterebbero a tempi troppo veloci per essere gestiti senza un otturatore vero e proprio.
Il progetto è in divenire e non la considero completa, ho comunque iniziato a fare i primi scatti, trovando subito conferma del fascino che può avere la fotografia istantanea attraverso il foro stenopeico.
Qualche grattacapo lo trovo nel calcolo dei tempi, alterato dal rilevante difetto di reciprocità manifestato dalle pellicole Fuji FP. Sono le stesse con cui mi ero abituato a scattare usando le mie Polaroid “normali” ma, con i lunghi tempi a cui costringe il foro stenopeico, le cose sono molto diverse. Esposizioni teoriche di secondi divengono di minuti quando correttamente compensate per il fattore di reciprocità e, se la luce è scarsa, è facile trovarsi a tempi che superano intere mezz’ore o anche molto di più.
Insomma, mi sto proprio divertendo con questo aggeggio, in particolare a fare interni e ritratti.
I primi sfruttando le peculiarità della macchina stenopeica, che in pratica si comporta come se fosse dotata di un’ottica grandangolare spinta, ma senza alcuna curvatura delle linee.
I secondi mi affascinano specie per l’effetto, un po’ misterioso e “antico”, introdotto dai lunghi tempi di esposizione, che costringono i soggetti ad assumere e mantenere pose interminabili che la fotografia moderna ha dimenticato. Ma di questo credo che non mancherò di raccontarti con maggiore dettaglio in qualche prossimo post.
Tuscany Tour
Posted in Architecture, Culture, Technique, tagged esposizione, Firenze, HDR, libro, Moscato, mostra, Pino, progetto, Toscana on 27/08/2013| 2 Comments »

Copyright 2013 Giuseppe Moscato
Ti segnalo “Tuscany Tour”, esposizione fotografica di Giuseppe Moscato che si terrà il 9 settembre 2013 negli spazi di Feltrinelli International in via Cavour 12 a Firenze.
Giuseppe “Pino” Moscato è una vecchia conoscenza di questo blog. Lo incontrai ad uno Sharing Workshop e da lì ho continuato a seguire il suo appassionato percorso fotografico, tra tecnica HDR ed amore per le bellezze Toscane.
Anche per questa occasione Pino ha pubblicato un libro di fotografie, edito da De Agostini ed intitolato “Voci di Toscana”, che verrà presentato proprio durante l’inaugurazione della mostra.
Ospite d’eccezione della serata di inaugurazione sarà Giorgio De Martino, autore dei testi, scrittore, musicista e biografo del cantante lirico Andrea Bocelli. Con i due sarà l’occasione per parlare di Toscana e degli artisti che ad essa si sono ispirati e ancora oggi si ispirano.
Giuseppe Moscato è al suo terzo libro fotografico. Voci di Toscana arriva dopo le due monografie “Firenze, viaggio nella bellezza” e “Roma, viaggio nella bellezza” entrambi editi dalla casa editrice fiorentina Alias/Mandragora.












