Oggi ti ripropongo un vecchio post.
Lo scrissi subito dopo aver trovato questa immagine: uno splendido esempio di come si lavorava prima dell’avvento del digitale ed un interessante documento per chi spesso discute sul tema della postproduzione delle fotografie.
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Quante appassionate discussioni sull’opportunità o meno di intervenire sulle immagini digitali. Da una parte i puristi del “non si tocca nulla”, dall’altra gli smanettoni.
E’ curioso, ma secondo me, la diatriba non ha molto senso.
La postroduzione è sempre esistita e la questione eventualmente non sta negli aspetti tecnologici ma nella “misura”, nella capacità di trovare il giusto limite oltre il quale non andare.
A parte il fatto che anche in molte altre forme d’arte si può parlare tranquillamente di postproduzione, e senza problemi di tabù (pensiamo alla musica, al cinema ma anche alla stessa pittura), comunque la fotografia ha avuto fino dai suoi albori il processo dell’immagine tra le sue caratteristiche peculiari.
Non è forse postproduzione lo sviluppo del negativo?
E che dire della stampa? Della scelta della carta e del trattamento? Mai sentito parlare di “sviluppo selettivo”?
Quante variabili poteva controllare il fotografo in camera oscura e poi in fase di stampa? Molte, davvero molte.
Ansel Adams ci scrisse un intero libro “The Print”.
L’immagine sopra è un documento interessante.
Si tratta dello schizzo di istruzioni di esposizione con cui Richard Avedon istruiva il suo “stampatore”.
In inglese suona curioso e stranamente tecnologico: ”Avedon’s instructions to his printer”.
[Image from : http://claytoncubitt.tumblr.com/%5D









Per stabilirlo con ragionevole certezza fai questo test.






Due anni di blog
Posted in Culture, Nature, tagged anno, articoli, bilancio, blog, collaborazione, commenti, compleanno, creatività, cultura, Facebook, fotografia, interviste, passione, pega, photowalk, post, sharing workshop, social network, Twitter, year on 01/09/2011| 9 Comments »
Freedom - © Copyright 2010 Pega
Beh, sono due anni.
Esattamente il primo settembre del 2009 scrivevo il primo post di pegaphoto.
Sono stati due anni divertenti, in cui ho imparato molte cose grazie alla scusa di scrivere sul blog. E’ questa, insieme all’opportunità di condividere con altre persone la passione per la fotografia, una delle motivazioni che mi ha spinto a portare avanti questo progetto.
Nell’ultimo anno poi ho avuto il grande piacere di veder aumentare ancora i lettori e la loro partecipazione attiva, non solo ai contenuti e commenti ai post, ma anche alle iniziative nel mondo reale come gli Sharing Workshop e le varie uscite come la Light Painting Photowalk o la Film Gang.
Insomma, grazie davvero a tutti, in particolare a chi mi ha dato una mano accettando con entusiasmo di essere intervistato, a chi segue regolarmente e commenta gli articoli fornendo il prezioso contributo del proprio punto di vista e delle proprie esperienze, ma anche a chi condivide i post su Twitter o sul suo profilo Facebook, aiutandomi molto a far conoscere il blog a nuovi appassionati.
Bene. Spero di poter continuare ad averti tra i lettori e ti invito a non esitare ogni volta che vorrai intervenire per esprimere la tua opinione o critica.
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